Il pannolino per bambini è un capo di abbigliamento che svolge la funzione di contenere le esigenze fisiologiche del neonato fino a circa i 2-3 anni. Negli ultimi trenta anni esso è diventato un prodotto usa&getta e come tale presenta l’indiscutibile vantaggio di poterlo gettare via senza doverlo lavare: a pensarci oggi, sembra insostituibile (a meno di tentare l’educazione precoce al vasino). Il pannolino “della nonna”, il cosiddetto “ciripà” da bollire e stirare, è rimasto quindi con grande sollievo nel cassetto della memoria o relegato nei casi di dermatite da pannolino, sebbene sia indubbiamente più sano il contatto con il tessuto che con quell’insieme di materiali che avvolge il sederino dei bimbi di oggi: un pacchetto di cellulosa con dentro gel chimici superassorbenti (che si espandono al momento della pipì) fortemente disidratanti, avvolto nella plastica antifuoriuscita. Eppure un numero sempre crescente di mamme scelgono i pannolini lavabili, sia per motivi ecologici che economici. Vediamo come si usano e quali scegliere.
Vantaggi dei pannolini lavabili
Innanzitutto perché è tornato di moda il pannolino lavabile?
- Perché il mondo ci chiede di essere sempre più attenti a proteggere le risorse ambientali e, quando è possibile, a non buttare via gli oggetti, riusandoli. Infatti i pannolini monouso necessari ad un bambino sono prodotti abbattendo 10 alberi e soprattutto ingombrano il 3-10% dei cassonetti di una città, mandando in discarica o in inceneritore una tonnellata di rifiuto in differenziabile. Proprio così, una tonnellata per ogni bambino.
- Alcune amministrazioni illuminate, visti i costi e i disagi che i lavabili possono evitare (una montagna nelle strade e 200 euro circa di costi municipali di smaltimento a bambino) aiutano economicamente le famiglie che li usano. Ed infine, per convincere soprattutto i papà, c’è il risparmio per le famiglie: incluso i costi di lavaggio, la spesa è più che dimezzata rispetto agli usa&getta (e ancor meglio riusandoli con gli altri figli).
- Ma il pannolino di stoffa inizia a convincere di nuovo anche perché esistono in commercio modelli davvero semplici da usare e super fashion che incoraggiano le mamme a lanciarsi in quest’avventura.
- Infine perché esiste una rete di sostegno di genitori, come il Gruppo Non Solo Ciripà, che “ce l’hanno fatta” ad usarli, sopravvivendo benissimo, e che si scambiano esperienze e trucchetti del mestiere, assicurandoci che, vista l’assistenza della lavatrice (povere nonne, tutto a mano, loro!), non è poi una gran fatica metterli in attesa in un bidoncino invece di buttarli, ma solo questione di organizzazione e di una mezzoretta a settimana necessaria per gestire quelle 2 o 3 lavatrici dedicate (ma si possono anche lavare insieme al resto della biancheria).
- Tra i vantaggi sembra esserci anche uno spannolinamento più rapido: i bambini avvertono la sensazione di bagnato e quindi riescono a passare al vasino prima del solito.
Pannolini lavabili: come funzionano
Quali pannolini lavabili scegliere? A differenza del prodotto monouso, in cui la scelta è limitata, con i lavabili i genitori possono sbizzarrirsi nella scelta tra molti marchi (italiani o stranieri), tessuti (naturali o sintetici), fantasie (dal vintage al jungle), ma soprattutto fra tre sistemi di pannolini lavabili:
- i “tutto in uno” (AIO) si indossano come i monouso (parte assorbente e impermeabile sono cucite insieme),
- nei “tutto in due” invece la mutandina impermeabile va indossata sopra la mutandina assorbente (prefold, fitted, muslin, sagomati, ciripà)
- nei tipi “pocket” la mutandina impermeabile ha una tasca dove viene inserito l’assorbente.
I vari tipi, tessuti e marchi differiscono tra loro come costo, vestibilità, comodità di uso e tempi di asciugatura, offrendo una vasta gamma di soluzioni che possono soddisfare le diverse esigenze di ciascun bambino e genitore. Per semplificare ancora di più, i vari tipi possono anche essere di “taglia unica”, che si ingrandisce seguendo la crescita del bimbo e quindi abbatte ulteriormente la spesa. Per i più schizzinosi, esistono veli cattura-cacca da mettere tra popò e pannolino per eliminare il grosso prima della lavatrice.
Pannolini lavabili: come lavarli
Ecco una guida generale su come lavare i pannolini lavabili, ma prima di procedere leggi attentamente le istruzioni del produttore:
- Sciacquo preliminare: dopo aver cambiato il pannolino sporco, sciacqualo subito sotto l'acqua fredda per rimuovere le feci e l'urina in eccesso.
- Immergere: puoi lasciare i pannolini immersi in acqua fredda o tiepida per diverse ore (fino a 24 ore), soprattutto se non puoi lavarli immediatamente. Cambia l'acqua almeno una volta durante questo periodo.
- Lavaggio in lavatrice: dopo il pre-ammollo, metti i pannolini nella lavatrice. Aggiungi un detersivo specifico per pannolini lavabili, che sia privo di additivi come ammorbidenti, sbiancanti o profumazioni forti, che potrebbero danneggiare i tessuti o irritare la pelle del bambino.
- Programma di lavaggio: seleziona un programma di lavaggio adatto per i pannolini lavabili. È consigliabile utilizzare acqua calda per ottenere una pulizia più efficace. Segui le istruzioni del produttore del pannolino per quanto riguarda la temperatura massima raccomandata per il lavaggio.
- Detergente delicato: utilizza la quantità appropriata di detergente. Troppo poco detergente potrebbe non pulire completamente i pannolini, mentre troppo detergente potrebbe lasciare residui che possono irritare la pelle del bambino.
- Asciugatura: evita l'asciugatrice se possibile, perché il calore può danneggiare i tessuti dei pannolini e ridurne la durata. È meglio asciugare all'aria aperta.
Fonte: Non solo Ciripà
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.