I bambini adorano il cioccolato. Mio figlio indica il cestino dove conserviamo i cioccolatini e dice “dada-dada” perché una delle prime parole che ha imparato è stata proprio cioccolata. E il cioccolato non va demonizzato e nemmeno evitato. Molte sono le evidenze dei suoi benefici sulla salute e sull'umore (lo sappiamo bene: quando siamo alla ricerca di un comfort food la scelta cade sempre su un po' di cioccolato!) e se si fa la scelta giusta è un alimento sano.
Insomma non c’è alcun dubbio ormai che il cioccolato sia una autentica sorgente di preziose sostanze che garantiscono numerosi effetti benefici e non solo sull’umore. Quando possiamo dare il cioccolato ai bambini? Io ho prefeirto aspettare che i bambini avessero un anno prima di fargli provare il cioccolato: anche perché poi dopo il primo assaggio non la smettono più :-)
Il cioccolato favorisce il rilascio delle endorfine, sostanze che stimolano alcune zone del cervello, prevenendo depressione e stress, che agiscono come droghe naturali aumentando la sensazione di benessere e buonumore; stimola anche la produzione di serotonina, una sostanza che favorisce la tranquillità e il sonno e grazie all’apporto di fosforo favorisce la concentrazione e l’attenzione.
Il cioccolato è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti che combattono l’invecchiamento cellulare e numerose malattie cardiovascolari (numerosi studi confermano che il cioccolato aiuta a mantenere nella norma la pressione sanguigna e a contrastare la rigidità delle arterie), all’epicatechina, che migliora la funzionalità endoteliale, ed agli altri antiossidanti, alleati davvero fondamentali, poiché contrastano gli attacchi dei radicali liberi, che entrano in azione quando si mangiano troppi zuccheri e grassi, quando si fuma o ci si ammala di diabete. Il cioccolato combatte, inoltre, la stanchezza cronica e abbassa la pressione sanguigna.
Infine tannini presenti nel cioccolato aiutano a combattere la carie perché impediscono la proliferazione batterica ed il fluoro contenuto migliora lo smalto.
Ad essere davvero salutare e ricco di antiossidanti è solo il cacao e non tutto ciò che viene utilizzato insieme ad esso nella produzione di barrette di cioccolata o altri prodotti in commercio. Quindi non c’è dubbio che se si vuole fare il pieno di antiossidanti e garantirsi il massimo del beneficio proveniente dal cioccolato si deve scegliere il cioccolato nero con una quantità di zucchero più bassa possibile: il consumo di 150-200 milligrammi al giorno di cioccolato fondente è un vero toccasana per l’organismo.
Detto questo spesso i bambini non amano il sapore troppo incisivo del cioccolato fondente e adorano mangiare cioccolato al latte o con il latte. E’ bene sapere che più il cioccolato 'si fa chiaro' e più viene privato delle sostanze benefiche a vantaggio di zuccheri, latte e altre sostanze.
Quindi, ad esempio, il cioccolato al latte e quello bianco sono decisamente poveri di antiossidanti e vitamine e perdono gran parte della capacità di prevenire le malattie cardiovascolari e di offrire tutti i benefici garantiti dal cacao fondente.
Per la salute si consiglia il consumo di cioccolato fondente poiché quello al latte contiene un maggior quantitativo di zuccheri, proteine e grassi, mentre il fondente ha al suo interno una quantità superiore di sostanze benefiche per l’organismo come il magnesio. Ecco nel dettaglio le caratteristiche dei vari tipi di cioccolato:
Spesso raccontiamo ai bambini che quando Cristoforo Colombo scoprì l'America arrivarono dalle nostre parti ingredienti unici e ormai insostituibili per noi, come le patate dolci o il pomodoro. E anche il cioccolato.
Le origini del Teobroma cacao, denominazione scientifica della pianta di cacao, risalgono a 6000 anni fa, quando queste piante vegetavano naturalmente nelle terre fra i fiumi Orinoco e Rio delle Amazzoni.
Solo in seguito, intorno al 1000 a.C., nel territorio compreso fra la penisola dello Yucatan, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala ebbe inizio la coltivazione delle piante di cacao ad opera di popolazioni Maya o anche Olmeche.
A far arrivare il cacao in Europa fu Cristoforo Colombo che portò alla corte spagnola dei semi di cacao come testimonianza di novità esotica, tuttavia lui stesso assaggio una bevanda di cacao e la trovò sgradevole.
Intorno al 1590, i monaci spagnoli, da sempre esperti nella composizione di miscele ed infusi, sostituirono, nella preparazione del cioccolato, vaniglia e zucchero di canna al pepe e peperoncino e ottennero così una bevanda dolce, più adatta ai gusti degli Europei.
Sono numerose le credenze relative al rapporto tra salute e cioccolato. Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, con l’aiuto del Professor Attilio Giacosa, Gastroenterologo, docente all’Università di Pavia, ha stilato un utile vero/falso per scoprire i reali benefici del cioccolato per la nostra salute.