Quale
attività extrascolastica scegliere per il proprio bambino? L’offerta è sempre più vasta e per tutte le tasche, e sembra andare incontro, da un lato alle esigenze dei genitori che desiderano offrire ai propri figli un numero sempre maggiore di stimoli, e dall’altro dei bambini che amano sentirsi impegnati in attività nuove.
La parola d’ordine è: niente stress! Né per i genitori che per i bambini.
Uno studio americano, pubblicato sul Daily Mail, ha evidenziato che molti bambini sono impegnati anche 54 ore settimanali, tra compiti, corsi di lingue, attività sportive e giochi per sviluppare l’intelligenza. Un impegno talmente faticoso da non lasciare spazio alla fantasia, al gioco libero o alla semplice noia. Una corsa ad ostacoli, all'ultimo corso o laboratorio che non fa che essere in linea, in fondo, con lo spirito competitivo ed ansiogeno che caratterizza questi tempi.
Ma pur senza stressarsi i bambini possono trarre grandi benefici dalle attività extrascolastiche.
Sono convinta che i bambini di oggi meritino libertà e spazio per la noia e quindi per la fantasia, ma meritino anche stimoli che siano alla loro altezza e che li sostengano nel loro percorso di crescita. L'importante è non sovraccaricare le loro giornate di impegni, lasciare sempre un sacro spazio per "l'ozio creativo" e far scegliere a loro a cosa dedicare il proprio tempo, seguendo inclinazioni e desideri. Vediamo quali sono le attività extrascolastiche più interessanti.
- Corsi di lingue: inglese, francese o cinese ed altre lingue emergenti, i corsi di lingue restano una delle attività extrascolastiche più gettonate dai genitori. Alcune scuole organizzano corsi di inglese precoce per bambini anche di pochi mesi.
- Attività sportive: lo sport fa bene al bambino, favorisce un corretto ed armonico sviluppo psicofisico e muscolare, aiuta nella socializzazione, è importante per prevenire il sovrappeso e l’obesità. Dalle arti marziali alla sempre amatissima scuola di calcio, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
- Laboratori creativi: teatro, canto, ceramica, ogni bambino ha un suo personale talento che merita di essere espresso al meglio delle sue potenzialità. L’importante è non fare pressioni e lasciare che sia il bambino a scegliere quale attività fare.
- Corsi di musica: pianoforte, chitarra; basso, batteria, tanti sono i bambini che desiderano imparare a suonare uno strumento. Ma al di là dell'apprendimento tecnico dello strumento, 'studiare musica' è un'attività che contribuisce allo sviluppo emotivo, sensoriale e relazionale del bambino.
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.