Il clima delle vacanze, ormai, comincia a cambiare e ad assumere toni un po’ più nostalgici. Le vetrine dei negozi si riempiono di zainetti e grembiuli e la rappresentante di classe si è già fatta sentire per la prima riunione pre-scolastica. Difficile che i bambini accolgano con gioia l’idea di rientrare nei ritmi della vita quotidiana, scandita da orari fissi e spesso rigidi, e di riprendere le attività scolastiche, eppure devo dire sinceramente che mio figlio arriva alla fine delle vacanze quasi stanco di questo "dolce far niente" e il ritorno ad una vita più strutturata non sembra dispiacergli affatto. E allora ecco qualche consiglio per affrontare il ritorno a scuola dopo le vacanze estive.
Un momento davvero cruciale per la vita dei bambini che sembrano essere entrati nel mondo dei più grandi. Come aiutarli? Entusiasmo, serenità, ottimismo, presenza e dialogo sono le parole chiave per affrontare i momento e trasfmettere sentimenti positivi.
Che debbano cambiare scuola passando dall'ambiente caldo e materno dell'asilo nido a quello della scuola dell'infanzia o che debbano per la prima volta in assoluto entrare in una scuola, l'inserimento alla scuola materna richiede grande pazienza e sangue freddo! Potrebbero volerci alcuni giorni prima che il bambino inizi a stare la mattinata intera a scuola, quindi è meglio organizzarsi con il lavoro per essere un po' più liberi.
I pediatri della FIMP hanno dato, anche quest'anno, alcuni importanti consigli. Massima considerazione alla qualità e alla quantità del sonno, all'apporto nutrizionale e al tempo di condivisione in famiglia. Riposare adeguatamente e di qualità è fondamentale per rinnovare le energie, migliorare l'umore e mantenere una buona concentrazione, sia a scuola che durante altre attività come lo sport o il tempo dedicato ai propri hobby. E ancora: importante impostare una sana alimentazione, con particolare attenzione alla prima colazione, e condividere momenti di qualità e condivisione con i bambini.
Anche scegliere i cibi giusti aiuta a sentirsi meglio, più energici e forti. E questo vale anche per i bambini che magari durante l'estate hanno fatto incetta di gelati e cibi spazzatura e hanno completamente stravolto i loro ritmi anche alimentari.
In estate molte regole sono saltate: si va a letto più tardi, si mangia qualche gelato in più anche fuori pasto, si concede di aggirare qualche divieto. Ora basta però!
E' il momento di cominciare ad andare a letto presto la sera. Almeno una settimana prima che inizi la scuola, i bambini devono andare a letto presto, verso le ventuno per esempio, dopo aver cenato entro le venti. Un buon sonno, per poter poi essere attivi durante le ore di lezione è fondamentale
spiega il professor Giuseppe Titti, pediatra neonatologo e docente della prima scuola di Pediatria dell'Università degli Studi di Roma, La Sapienza.
Fondamentale come la colazione:
Mai saltarla, deve essere abbondante e consumata stando seduti. Non si può mangiare di corsa. Ad una certa ora del giorno si va in astinenza da zuccheri. E' vero che nelle scuole, alle dieci si fa merenda ma bisogna anche vedere che cosa si mangia. Se si tratta di un prodotto da forno o di frutta va bene. Se è la pizza con gli insaccati, proprio no. E' cibo che appesantisce e rende meno vigili
sottolinea il medico.
Prima ancora di iniziare ad andare a scuola però, il pediatra avverte: fate fare una visita oculistica al vostro bambino, conducetelo anche dall'otorino.
Molto spesso, i genitori trascurano questo aspetto e vanno dall'oculista solo quando si manifesta il problema. Il bambino scrive o vede male alla lavagna e solo dopo diversi mesi viene visitato. A volte poi, i bambini che ci sembrano vivaci, saltano sui banchi e gridano, in realtà nascondono problemi di udito e manifestano il disagio alzando la voce più degli altri
E al banco?
Al banco scatta il problema postura: non tutti i banchi sono idonei all'altezza dei bambini. I genitori dovrebbero, attraverso gli organi preposti, farli controllare. Ci sono bimbi più bassini che si mettono ai primi banchi e va bene, ma quelli alti, non stanno poi con la schiena dritta se il banco è basso. Che fare? I soldi non ci sono lo so, magari mettersi d'accordo per usare dei rialzi... non costano molto. Nelle Asl ci sono le persone addette a questo tipo di sopralluoghi: muovetevi genitori allora.
Alle 12,30 a scuola si mangia:
e qui, la famiglia gioca un altro ruolo fondamentale. Il bambino che non mangia a scuola, non lo fa perchè si mangia male. Nelle scuole il cibo è controllato e sano. Il bambino non mangia perchè a casa gli è concesso di mangiare quel che vuole o ha ereditato dai genitori abitudini alimentari che lo inducono a selezionare. Se volete che vostro figlio a scuola mangi, fate vedere che i primi a mangiare tutto siete voi. Così si spenderanno meno soldi in farmaci e vitamine
Alle 16,30 si esce da scuola e inizia la roulette delle tante attività
anche qui, andiamoci piano con le merendine super caloriche. Se uno porta a nuoto il figlio, all'uscita non deve dargli pane e prosciutto. Ma farlo cenare e basta. Altrimenti si rischia il sovrappeso, disturbo che interessa molti bambini. I piccoli che pranzano a casa avranno diritto a un'oretta di svago prima di mettersi a fare i compiti, facilitando la digestione. Poi, dopo i compiti, spazio all'attività sportiva
Alle venti?
Alle venti la cena, un pasto completo non abbondante ovviamente, anche un gelato finale perchè no? E poi dopo un'oretta a letto e domani si ricomincia"
Un po' di svago al computer?
Non di sera prima di andare a letto videogiochi e internet possono andare, magari mezz'ora o un'ora al giorno, ricordandosi che in soggetti preposti, possono anche scatenarsi convulsioni
conclude l'esperto.