Lo Yoga (nell’antica lingua indiana, il sanscrito, significa unione) è una disciplina completa che ha avuto origine in India migliaia di anni fa. Vediamo quali sono i benefici dello yoga in gravidanza e quali posizioni prediligere, per migliorare la respirazione e la resistenza dei muscoli del pavimento pelvico.
Lo yoga è il più antico metodo di crescita personale, il cui scopo è il raggiungimento della pace, della tranquillità interiore e della consapevolezza di noi stessi e dei cambiamenti che avvengono a livello fisico e mentale.
Lo Yoga, infatti, mira a sviluppare il corpo, la mente e lo spirito in modo naturale, rispettivamente attraverso esercizi di scioglimento e semplici posizioni, tecniche di respirazione e tecniche di rilassamento:
A livello fisico, la pratica dello Yoga tende a favorire il benessere di ogni singola parte del corpo agendo in maniera dolce su muscoli, sistema scheletrico, articolazioni, apparati, organi interni ed intervenendo nel ripristinare il giusto equilibrio tra di essi e mantenere e/o migliorare lo stato di salute.
A livello mentale, lo Yoga agisce aumentando la concentrazione, rendendo consapevole l’azione, favorendo la stabilità emotiva e l’intuizione, allontanando lo stress e aumentando l’energia positiva.
Durante la gravidanza, ogni donna intraprende un viaggio attraverso trasformazioni fisiche e mentali che, con gradualità, la condurranno al parto. Lo Yoga predispone le future mamme a percepire il corpo, gestire i cambiamenti in maniera serena e positiva e trasmettere al bambino uno stato di calma dovuto a tecniche fisiche e pratiche di respirazione e rilassamento.
Le tecniche di respirazione producono benefici effetti sia sul corpo sia sulla mente e possono esser praticate durante tutta la gravidanza finanche al momento del parto stesso.
Relativamente a scioglimenti e posizioni, invece, è bene che durante i nove mesi essi siano adeguati, trimestre per trimestre, alle trasformazioni del corpo in modo da apportare beneficio e sollievo ai più comuni disturbi legati alla gestazione (in particolare quelli a carico della colonna vertebrale) senza provocare disagi o arrecare danni.
Per praticare yoga prenatale non è necessario aver seguito un corso precedente la gravidanza. Le mamme neofite dello yoga porteranno particolare attenzione nel dedicare del tempo a capire e assimilare le posizioni, non forzare i movimenti e lasciare che sia la postura ad adeguarsi al corpo e non il contrario. Per le mamme con esperienza di yoga, la raccomandazione sarà quella di tener conto dei cambiamenti del corpo e della necessità di adeguare posture già conosciute e sperimentate alla nuova condizione senza voler a tutti i costi eseguire le pratiche fisiche come lo si faceva prima della gravidanza.
Si può iniziare sin da subito, anche se alcuni insegnanti suggeriscono di iniziare la pratica dello Yoga Prenatale dopo la 16a settimana perché nel 1° trimestre il corpo deve aver il tempo di adattarsi ai cambiamenti ormonali e al rapido sviluppo del bambino.
Prima di iniziare un corso di Yoga sarà buona norma informarsi sulla possibilità di corsi dedicati alle mamme con istruttori qualificati o, se non dovessero esistere, informare l’insegnante riguardo lo stato di gravidanza. Consigliate sono le tecniche di respirazione (clavicolare, toracica, addominale o diaframmatica, completa) più che la pratica fisica.
Regole per praticare lo Yoga in maniera corretta e sicura durante il 1° trimestre:
Chiedere consiglio all’istruttore riguardo posizioni alternative qualora si provasse difficoltà.
Il secondo trimestre è il periodo migliore per praticare Yoga Prenatale. Nonostante il corpo cambi e la stanchezza cresca, il pancione non impedisce ancora i movimenti e la pratica costante prepara per i notevoli cambiamenti delle settimane a venire.
Regole per praticare in maniera corretta e sicura durante il 2° trimestre:
A livello sia fisico sia mentale l’ultimo trimestre è molto impegnativo. Nei mesi precedenti la mamma praticante di Yoga ha imparato a conoscere il proprio corpo, ha assistito ai vari cambiamenti con serenità e consapevolezza e, soprattutto, ha imparato a conoscere ed accettare i propri limiti.
Regole per praticare in maniera corretta e sicura durante il 3° trimestre:
Ecco alcune posizioni (Asana) consigliate durante la gravidanza:
Gatto che si stira (Marjari asana):
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Farfalla (Baddha Konasana):
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Massaggi della colonna vertebrale:
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Meditazione:
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Le posizioni che richiedono di sdraiarsi a pancia in giù, come la "cobra", sono da evitare perché possono comprimere l'addome. Anche le inversioni (come la verticale) o le posizioni che mettono troppa pressione sull'addome, come "la ruota", possono essere rischiose. Inoltre, è meglio evitare torsioni profonde e movimenti bruschi che potrebbero stressare la colonna vertebrale o la zona pelvica.
Con la consulenza di Emanuela Russo Krauss, insegnante di Yoga
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