Come evitare che i bambini smettano di fare sport con il passare degli anni? La sedentarietà va di pari passo con l’aumento dell’incidenza di sovrappeso, obesità e malattie correlate a queste condizioni. E lo sport rappresenta un aspetto di fondamentale rilevanza per la vita dei bambini e degli adolescenti, perché non solo favorisce un armonico sviluppo fisico ma anche per la sua componente sociale e psicologica.
Eppure, stando ai dati dell’ISTAT, già dopo la fine della scuola primaria un gran numero di bambini smette di fare sport in maniera continuativa, in particolare i ragazzi di 11 anni.
Stando a questi dati, tra il 2000 e il 2011 la pratica sportiva continuativa nei bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni è aumentata dal 48,8% al 54,3%, ma nella fascia d’età 11-14 anni i ragazzini sportivi continuativi sono diminuiti passando dal 56% al 53,4%; tra i 15 e i 17 anni la percentuale è diminuita del 48,5% e si è fermata al 34,7% nella fascia di età 18 - 19 anni.
In generale, quindi, preoccupa il fatto che, se i bambini fino alla preadolescenza fanno sport in modo anche regolare, intono ai 15-17 si assiste al cosiddetto 'drop out', cioè l’abbandono di ogni tipo di pratica sportiva, che si registra in maniera ancora più marcata a 18/19 anni.
C'è anche da non sottovalutare il dato legato alla crisi economica.
In uno dei recenti rapporti “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi” realizzato da Ipsos per “Save The Children” si legge, ifnatti, che il 27% dei bambini non riesce a fare sport a causa delle difficoltà economiche della famiglia.
Il 90% dei genitori è ben consapevole dell’importanza di far fare sport ai propri figli, eppure molti non hanno il denaro sufficiente per concedersi questo che è considerato un lusso. La scuola non riesce a colmare questo vuoto, dal momento che un bambino su 10 non fa sport nemmeno a scuola, soprattutto a causa della mancanza di spazi destinati alle attività motorie o perché queste attività non sono inserite nella programmazione scolastica.
Il risultato è che lo sport è diventato sempre meno popolare e oggi la metà dei ragazzini non ritiene che tra amici bisogna saperne di più di videogiochi, campionato di calcio e cartono animati.
Ecco qualche consiglio dei pediatri di SITIP raccomandano alcuni essenziali accorgimenti: