Donare il midollo osseo, a cosa serve? Alcune malattie gravi come le leucemie, l’anemia aplastica e alcune malattie genetiche possono essere curate solo con un trapianto di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche.
La difficoltà principale però è trovare un donatore compatibile con il ricevente: basti pensare che la probabilità di essere compatibili tra fratello e sorella è limitata al 25%.
COS’E’ IL MIDOLLO OSSEO. Non si tratta, come comunemente si potrebbe pensare, del midollo spinale.
Il midollo osseo è del tutto simile al sangue e viene prelevato dalle ossa del bacino. Al suo interno si formano le nuove cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine) partendo dalla cellula staminale emopoietica, capace di differenziarsi in ogni altra cellula del sangue.
IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO – Il trapianto può essere allogenico oppure autologo. Il trapianto allogenico può essere fatto da un donatore volontario non imparentato oppure da un familiare; il trapianto autologo utilizza cellule provenienti dal paziente stesso.
Il trapianto allogenico comporta comunque una serie di problemi legati alle possibilità di rigetto mentre questo rischio non esiste con il trapianto autologo.
COME DIVENTARE DONATORE DI MIDOLLO OSSEO. Tutti coloro che hanno tra i 18 e i 35 anni ed un peso corporeo superiore ai 50 chili possono diventare donatori di midollo osseo, naturalmente non devono avere malattie del sangue o patologie gravi e croniche.
Per proporsi come donatore basta rivolgersi ad uno dei Centri Donatori e fare un esame del sangue firmando l’adesione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. I risultati dell’esame del sangue verranno inseriti ed archiviati in un database nazionale grazie al quale sarà possibile individuare una compatibilità tra il donatore e il richiedente. Nel caso in cui dovesse esserci una compatibilità il donatore verrà contattato e sarà libero di accettare o rifiutare. Naturalmente è importante decidere quale sia la propria posizione ben prima che si arrivi a questa fase: nel momento in cui si viene contattati vuol dire che da qualche parte un paziente (spesso un bambino) e la sua famiglia stanno sperando ed è bene non deludere le loro aspettative.
Il prelievo di midollo è un po’ fastidioso ma non comporta alcun danno o problema di salute.
COME AVVIENE IL PRELIEOVO DI MIDOLLO OSSEO. Esistono due tipi di procedure per prelevare il midollo osseo.
La prima prevede il prelievo di midollo dalle creste iliache posteriori: il prelievo avviene in anestesia generale o epidurale e avviene circa in 45 minuti. Il donatore viene poi tenuto sotto controllo per 48 ore e poi viene dimesso. Viene consigliato un riposo di 4-5 giorni e il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente nel giro di 7-10 giorni.
La seconda procedura è più innovativa e prevede un prelievo da sangue periferico dopo stimolazione con fattori di crescita ematopoietici. Viene somministrato un farmaco nei giorni precedenti al prelievo nel quale è contenuto un fattore di crescita che fa sì che le cellule staminali vengano prodotte in maggiore quantità e il loro passaggio dalle ossa al sangue periferico sia facilitato. Il prelievo avviene poi in sistema di aferesi, cioè il sangue viene prelevato da un braccio, passa attraverso una centrifuga che separa le cellule che servono dal resto del sangue che poi viene reinserito nel braccio opposto.
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