In un mondo in cui le interazioni sono sempre più digitali e veloci, insegnare la gentilezza ai bambini è diventato fondamentale. Studi dimostrano che i bambini gentili sono più felici e sviluppano relazioni più sane e durature, e hanno anche una maggiore capacità di adattamento emotivo. Ma come possiamo promuovere queste qualità in un modo efficace e naturale? Ecco sette suggerimenti pratici, di psicologi e pedagogisti, per crescere figli empatici e gentili e per educarli alla gentilezza.
- I bambini apprendono osservando. Secondo la psicologa Barbara Fredrickson, i bambini emulano i comportamenti che vedono in famiglia. In altre parole, se vedono gentilezza, tenderanno a riprodurla. La prima cosa da fare, quindi,s e vogliamo educare i bambini alla gentilezza è praticarla noi stessi giorno dopo giorno, nei gesti quotidiani gentilezza, che si tratti di salutare un vicino con un sorriso, ringraziare chi ci aiuta, o aiutare un amico in difficoltà. Mostrare comportamenti rispettosi e attenti insegna ai bambini che ogni gesto conta e può fare la differenza nella vita degli altri.
- Insegnare l’importanza dell’empatia: l’empatia è una competenza fondamentale per lo sviluppo della gentilezza. Secondo una ricerca di Harvard, stimolare i bambini a mettersi nei panni degli altri può aiutarli a capire meglio le emozioni e le esperienze altrui. Per esempio, possiamo chiedere a nostro figlio come si sentirebbe se fosse stato escluo da un gioco. Parliamo di esercizi di immagianzione che aiutano i bambini a sviluppare un senso di consapevolezza emotiva verso chi li circonda.
- Incoraggiare i gesti di gentilezza: è un metodo efficace per interiorizzare valori positivi. Ad esempio, aiutare un vicino anziano a portare la spesa, portare un dolce a un familiare o regalare i propri giocattoli può avere un impatto positivo. Coinvolgere i bambini in questi gesti di altruismo li aiuta a comprendere che le azioni hanno conseguenze positive e che la gentilezza può far sentire bene non solo chi la riceve, ma anche chi la offre come tra l'altro dimostrano diversi studi!).
- Sviluppare la comunicazione emotiva: la capacità di esprimere e riconoscere le emozioni è alla base di una comunicazione empatica e gentile. Se diamo ai bambini un vocabolario emozionale, che li aiuti a identificare e descrivere quello che provano, svilupperanno più facilmente un comportamento rispettoso e compassionevole. Per esempio, durante una lite con un compagno, potremmo incoraggiarli a spiegare come si sentono piuttosto che reagire impulsivamente in modo da favorire la risoluzione pacifica dei conflitti e insegna loro a rispettare i sentimenti altrui.
- Leggere storie di gentilezza ed empatia: la lettura è uno strumento potente per stimolare l’empatia e insegnare valori positivi. Scegliamo libri che raccontano storie di personaggi gentili e altruisti in modo da offrire modelli di comportamento da seguire. Discutiamo insieme delle emozioni dei personaggi e aiutiamo i nostri figli a riflettere su come le loro azioni influenzano gli altri.
- Coltivare sempre la gratitudine: insegniamo ai bambini a riconoscere ciò che hanno e ad apprezzare i piccoli gesti li rende più attenti e generosi nei confronti degli altri. Per esempio creiamo delle routine quotidiane in cui ringraziamo per i momenti felici della giornata o per i gesti ricevuti (noi lo facciamo la sera a cena).
- Essere genitori pazienti ma anche coerenti: i bambini imparano attraverso la ripetizione e l’esempio costante, quindi se vogliamo che siano gentili dobbiamo eserlo a nostra volta. Anche con loro. Riconosciamo ogni piccolo gesto gentile, offrendo parole di incoraggiamento e rinforzo positivo.
Bibliografia e fonti
Cincinnati Children
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.