Con il fumo ho vissuto, per tutta la mia vita, un rapporto conflittuale ed altalenante: durante la mia prima gravidanza non fumavo da sei anni, mentre con la seconda fumavo eccome e ho smesso con grande difficoltà, riprendendo non appena ho potuto! In ogni caso fumare in gravidanza è assolutamente vietato e dobbiamo fare di tutto per smettere e magari cogliere pure l'occasione per dire addio alle sigarette una volta per tutte.
Qualsiasi medico, ginecologo, neomamma, ricercatore vi dirà che no. Non si può fumare in gravidanza e che il fumo crea danni al feto. Quali?
In realtà non si dovrebbe fumare proprio e bisognerebbe smettere immediatamente, appena si scopre che il test è positivo. Il fumo non solo aumenta il rischio di malformazioni fetali, aborto, parto prematuro e problemi cardiaci nei bambini, ma incide anche sulla vita del bebè dentro la pancia.
Vi cito uno studio della Durham University, pubblicato sulla rivista Acta Paediatrica, ha infatti scoperto che i bambini di madri che fumano durante la gravidanza si muovono più del dovuto. In particolare, si toccano la bocca e il viso più di quanto normalmente faccia un bambino che si trova nella pancia di una mamma che non fuma.
Per registrare i migliaia di piccoli movimenti nel grembo materno, i ricercatori hanno usato l'ecografia in 4 D su 20 mamme sottoposte a controllo al James Cook University Hospital di Middlesbrough (Regno Unito). Quattro mamme del campione fumava in media 14 sigarette al giorno. Dopo aver studiato le immagini alla 24esima, 28esima, 32esima e 36esima settima di gravidanza, i ricercatori hanno rilevato che i feti delle madri fumatrici mostrano tassi significativamente più elevati di movimenti rispetto ai feti delle mamme non fumatrici. I feti di solito si muovono di meno poiché acquistano maggior controllo quanto più si avvicinano alla nascita.
Posso fumare 5 sigarette oppure 10? Le risposte a queste domande le conoscete già e non sono qui a farvi la morale. Io stessa ho avuto molte difficoltà a smettere nel primo mese di gravidanza e ci sono riuscita solo intorno al secondo mese.
Come smettere di fumare in gravidanza? Posso raccontarvi la mia esperienza: fumavo poco, ma non riuscivo ad evitarlo completamente fino a quando le sigarette non mi hanno provocato la tachicardia. Il ginecologo se n'è accorto e mi ha mandato a fare un elettrocardiogramma dal quale è emersa questa lieve alterazione e il cardiologo mia ha fatto una ramanzina terribile. Sono uscita dall'ambulatorio sentendomi una stupida: come mi veniva in mente di fumare con il bambino in grembo, mettendo a rischio la sua salute e anche la mia? Da quel giorno ho smesso.
Ma devo anche dirvi che molte fumatrici smettono spontaneamente perché il fumo comincia a nauseare, a rendere deboli e ansiose e in fondo basta immaginare che ogni boccata di fumo finisce direttamente ad intossicare il nostro povero bambino innocente che cresce nel nostro pancione e dipende da noi in tutto e per tutto.
Il fumo allontana le neomamme dall’allattamento al seno. Partendo da questo assunto, i ricercatori dell'American Academy of Pediatrics hanno condotto uno studio chiamato "Increasing the Duration of Breastfeeding by Preventing Postpartum Smoking Relapse” finalizzato a capire se sostenere le neomamme nel dire no alla sigaretta possa allungare i tempi dell’allattamento.
Il dato di partenza è che le mamme fumatrici hanno il doppio delle probabilità di abbandonare l’allattamento al seno nelle prime dieci settimane di vita del piccolo e che più del 50% delle donne che smettono di fumare durante la gravidanza riprendono tra le due e le otto settimane dopo il parto.
In quest’ottica promuovere delle campagne di sensibilizzazione e di supporto alle neomamme fumatrici può avere interessanti ripercussioni anche sul mantenimento e sulla durata dell’allattamento.
Le donne coinvolte nello studio sono state divise in due gruppi: il primo ha ricevuto generiche informazioni circa l’importanza dell’allattamento materno e dei danni causati dal fumo, il secondo invece ha ricevuto un sostegno per comprendere i comportamenti dei neonati ed è stato incoraggiato ad instaurare un frequente rapporto pelle-a-pelle col bambino, a mantenere vivo il contatto fisico con il piccolo per favorire l’instaurarsi di un legame tra mamma e figlio.
Questo perché la principale motivazione per la quale la neomamma riprende a fumare è lo stress dei primi mesi:
sostenere la neomamma durante le prime settimane, favorendo il bonding tra mamma e figlio e aiutandola a capire le esigenze del neonato offre interessanti risultati”, spiegano gli studiosi. Il risultato di questo esperimento, infatti, è stato promettente: l’82% delle donne del gruppo attivo non riprendeva a fumare dopo otto settimane dal parto e l’86% proseguiva nell’allattamento, contro il 44% del gruppo di controllo, nel quale solo il 7% delle mamme proseguiva l’allattamento.
Da uno studio condotti dai ricercatori della Stanford University e delle università di Wahington e di Yale che hanno coinvolto 300 mamme tra i 18 e i 36 anni che avevano smesso di fumare, per il 54% di un livello di istruzione superiore è emero che la metà delle donne smette di fumare durante la gravidanza, ma la maggior parte di esse riaccende la sigaretta dopo il parto.
Praticamente tutte le neomamme hanno raccontato dell’importanza della rete di rapporti sociali e di amicizia e di come questi rapporti siano cambiati dopo aver messo via la sigaretta. Se la rete di amicizie è costituita essenzialmente da fumatori, il fatto di aver smesso di fumare durante la gravidanza ha automaticamente escluso la maggior parte delle donne dal proprio ambiente abituale. Secondo quanto si legge su Maternal And Child Health Journal le donne riprendono a fumare soprattutto a causa di tre elementi principali:
Che fumare faccia male non è un segreto per nessuno: ad ogni boccata quasi 5000 sostanze chimiche tossiche finiscono nei polmoni e poi in circolo nell’organismo. Per soffermarci sui rischi connessi all’uso della sigaretta ecco un utile memorandum dei danni procurati dal fumo su donne e bambini.
Il fumo:
Inoltre l’esposizione al fumo passivo provoca seri problemi alla salute dei bambini: