Pensavate che i famosi “terrible twos” fossero l’apice dell’ingestibilità del vostro bambino? Sbagliavate. Esiste un’altra fase alla quale è bene prepararsi, ed è quella dei cinque anni.
La difficoltà ulteriore sorge perché i bambini sono ovviamente più grandi, hanno una consapevolezza di sé più delineata e hanno un’intelligenza più sviluppata. Tutte queste naturali caratteristiche portano ad avere estenuanti e infinite conversazioni-negoziazioni quando si tratta, ad esempio, di convincerli a fare qualcosa che non vogliono. Sanno argomentare le proprie ragioni, hanno una loro logica che sebbene non sia allineata con quella degli adulti ha una sua coerenza e una sua forza.
È proprio intorno a questa età, insomma, che iniziano a insinuarsi capricci feroci e atteggiamenti sfacciati da adolescente, oltre alla già difficile consapevolezza tra i genitori che il loro bambino sta crescendo.
Secondo un sondaggio condotto su duemila genitori da Care, il sito web del servizio di assistenza sanitaria, le maggiori sfide nel fare da genitori a un bambino di 5 anni, sono: testardaggine, risposta, avere altri bambini che influenzano il loro comportamento, accettare di non essere più bambini, capricci, lottare contro la disciplina, incoraggiarli a lavorare bene a scuola e destreggiandosi tra lavoro e assistenza ai bambini e orari scolastici.
Il modo migliore per uscirne è comportarsi con i bambini di questa età proprio come se fossero dei piccoli adulti e spiegare loro le nostre decisioni, senza cercare di imporgliele. E’ vero che questa strada può sembrare faticosa e difficile, ma è spesso il miglior modo per uscire da capricci e litigi che altrimenti non finirebbero mai.
Ovviamente, è fondamentale che il genitore rimanga sempre su un livello più alto rispetto a quello del bambino e che non perda da sua autorità, ricordandosi sempre che le regole aiutano i bambini a sentirsi più sicuri e a crescere con maggior fiducia in se stessi.
Secondo gli esperti è altrettanto importante stabilire delle buone abitudini di sonno e una giusta routine mattina e sera: un bambino ben riposato è un bambino più felice e a questa età, ha bisogno dalle 10 alle 12 ore di sonno per ricaricarsi.
E’ bene anche ricordare che, spesso, i capricci sono un modo che i bambini utilizzano per avere attenzione da parte dei genitori e questo avviene soprattutto quando attraversano dei momenti di cambiamento importanti per loro: una scuola nuova, la nascita di un fratellino fino a questioni più semplici come una cena a casa di qualcuno che non conosce. Questi cambiamenti possono disorientare il bambino che reagisce nel modo che meglio conosce: il capriccio.
Spesso questo disagio viene provato dal bambino in modo del tutto inconscio. E’ quindi importante che il genitore ne parli con lui per capire cosa prova e di cosa ha bisogno per sentirsi meglio. Entrare in confitto, al contrario, è assolutamente controproducente oltre che sbagliato.