Il cordone ombelicale ha nutrito il feto per tutta la sua vita intrauterina. Quando il bambino è venuto al mondo, questo legame fisico e così particolare è stato tagliato e il moncone del cordone è ancora visibile sul suo pancino, sotto una garza e una medicazione.
Quando viene tagliato, il moncone non viene più irrorato dal sangue e quindi lentamente, giorno dopo giorno, si essiccherà assumendo un colorito bluastro. A quel punto resisterà ancora per qualche giorno, a volte per qualche settimana, poi cadrà e lascerà spazio solo all’ombelico.
Nell’attesa che cada spontaneamente il moncone del cordone va medicato, per tre volte al giorno, usando acqua ossigenata o mercurio cromo. Generalmente in ospedale vengono fornite alla neo mamma, dalle infermiere o dall’ostetrica, le indicazioni utili per medicare il moncone del cordone.
Quando si stacca il cordone ombelicale? Il moncone del cordone si staccherà spontaneamente nel giro di 7-10 giorni.
Bisogna ricordare che si tratta comunque di una ferita che si sta cicatrizzando, il processo di cicatrizzazione si completa di norma entro una settimana, quindi l’igiene e la cura del moncone sono fondamentali per prevenire le infezioni.
Come medicare il cordone ombelicale?
Donare il cordone ombelicale è un atto di altruismo e solidarietà, un gesto semplice e sicuro offre una fonte preziosa di cellule staminali ematopoietiche che possono essere utilizzate per trattare una vasta gamma di malattie e condizioni mediche gravi. Esistono delle vere e proprie banche del cordone ombelicale, oltre 150 nel mondo, dove sono raccolte migliaia di donazioni pronte per essere utilizzate da chi, malauguratamente, ne può avere bisogno in tutti i Paesi del mondo.
Alcune coppie scelgono di crioconservare le cellule del cordone ombelicale in una banca privata. Secondo le ricerche queste cellule possono essere utilizzate per curare alcuni tumori del sangue, per intervenire su patologie del sistema immunitario e della sfera neurologica e per lo sviluppo di terapie per malattie cardiovascolari, oftalmiche, ortopediche, neurologiche ed endocrine.