Per la rubrica "Un bambino, un libro" ecco due libri per bambini dai 3 anni in su, da leggere a voce alta, per far sorridere i nostri bimbi quando sono un po' tristi, per riportare allegria nei pomeriggi noiosi e per stimolare l'empatia, allenando la capacità di mettersi nei panni dell'altro.
Il Castoro ha ripubblicato in edizione mini alcuni famosi albi illustrati, i piccoli Castoro, a prezzo ridotto, Euro 6,50, e formato maneggevole per i lettori dai 3 anni in su.
Il tortino di Mammut è un libro divertente, da leggere quando sei allegro e hai voglia di ridere, ma anche e soprattutto quando sei triste e vuoi sentirti subito meglio. La storia è quella di un cavernicolo magro magro che ha tantissima fame e pensa di portarsi finalmente a casa un pranzo diverso: un fantastico tortino di Mammut. Og, questo il suo nome, coinvolge nell’ambizioso progetto tutti i suoi amici cavernicoli magri magri come lui e insieme mettono a punto un piano infallibile.
Il Mammut però non ha nessuna intenzione di diventare un tortino per umani, e poiché lui e i suoi amici sono grandi e grossi, sapranno difendersi e mandare all’aria il temerario sogno dei cavernicoli. Un racconto veloce, ironico che regala qualche minuto di autentico buon umore. Nel gioco di squadra, cavernicoli contro mammut, vince la forza, all’uomo che mette in atto strategia e intelligenza, non resta che scappare a gambe levate. Il libro è consigliato per i più piccoli che tiferanno per i mammut, noi magari potremmo comunque far notare che le battaglie più sentite si combattono insieme e si vincono insieme. Anche se non sempre a vincerle siamo noi.
Degli stessi autori e sempre nella serie Piccoli Castoro, la ripubblicazione di un volumetto attuale e divertentissimo che in genere nelle letture ad alta voce scatena grasse risate. E’ il compleanno di Boa e i suoi amici arrivano alla festa con un regalo di compleanno non proprio indovinato, un pallone… ma Boa non ha mani e piedi per giocarci. Poi qualcuno regala degli occhiali da sole… ma Boa non ha il naso per indossarli… insomma mentre leggiamo ci viene il sospetto che tutti i regali siano fatti così, senza mettersi nei panni del festeggiato. Il serpente è molto deluso, la mamma lo incoraggia ma la delusione resta. Il finale è a sorpresa e rallegrerà Boa e i suoi lettori: il brutto regalo dell’amico Stercorario diventerà “il regalo più bello di sempre”.
Anche se “è il pensiero che conta”, resta difficile convincere qualcuno che tutto sommato un regalo sbagliato non è la fine del mondo, la delusione in genere resta, e non solo per i più piccoli… Il senso del racconto però è più ampio e mi ha fatto pensare che questa piccola storia in modo delicato può spiegare ai bambini che quando si fa un regalo bisogna pensare a chi lo riceve, cercare di capire i suoi gusti, cosa gli piace veramente e non solo quello che piacerebbe ricevere a noi. Che poi una bella sorpresa può arrivare da qualcosa che non avremmo mai immaginato, la famosa seconda possibilità, è un classico della letteratura, però è bello ricordarcelo perché spesso lo stress quotidiano ci fa perdere di vista le sfumature: questo tempo in pandemia insegna.
Libri e storie per parlare alla testa e al cuore. Pensieri leggeri come nuvole per chiunque si confronti con i piccoli grandi problemi della vita quotidiana: genitori, nonni, educatori, lettori di ogni età.
Velia Imparato
Giornalista free lance, lavoro nel mondo dell’editoria da più di vent’anni, credo nel valore sociale della cultura, nei libri che diffondono le idee, nelle potenzialità della comunicazione digitale.
La scrittura è il mio altrove, la mia stanza tutta per me, dove annodo parole e pensieri, legami e speranze...