Leggiamo ormai troppo spesso su giornali di casi di meningite nei bambini. Cos'è la meningite e perché preoccupa così tanto e continua ad uccidere nonostante esista un vaccino largamente consigliato?
La meningite è una malattia infettiva di origine virale, batterica oppure causata da funghi che provoca un’infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale. Colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni, i giovani tra i 18 e i 24 anni, e gli anziani e ogni anno in Italia vengono segnalati circa 800 casi di meningite.
I batteri responsabili della meningite sono:
In Italia sono diffusi prevalentemente due ceppi il meningococco B e C.
La meningite batterica si presenta con sintomi simili ad altre malattie da raffreddamento:
Nei neonati, come per altre malattie, i sintomi non sono molto evidenti: pianto, sonnolenza eccessiva, mancanza di appetito, a volte si nota l'ingrossamento della testa.
La diagnosi di meningite non è facile soprattutto nella fascia d’età tra zero e dodici mesi perché in questa fascia d’età i sintomi di una malattia così aggressiva come la meningite non sono così immediatamente riconoscibili, ossia non hanno le caratteristiche che si possono riscontrare in bambini più grandi, quindi oltre alla velocità e all’invasività c’è anche la aspecificità dei sintomi a complicare la diagnosi
spiega il Professor Gianni Bona, Vice Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).
La diagnosi di meningite si effettua con una coltura batterica. L’identificazione della specie è fondamentale per la cura e per la prevenzione del contagio.
Sono considerati fattori di rischio:
Gli esperti spiegano che meningococco è spesso già presente nelle prime vie respiratorie senza causare alcun disturbo, ma in certi casi può provocare sepsi e meningiti. I primi sintomi di un’infezione generalizzata sono
Il periodo di incubazione è al massimo di 10 giorni e il contagio avviene attraverso goccioline respiratorie e per contatto diretto.
Per la meningite batterica, la terapia più adeguata è quella antibiotica, nelle meningiti di origine virale, i sintomi regrediscono da soli con le cure dell’influenza nel corso di una settimana. È molto importante sottoporre a profilassi tutte le persone che sono state a contatto con il malato.
Dagli anni '90 è ormai comune la vaccinazione contro Haemophilus influenzae tipo B (Hib), che nel nostro paese rientra tra quelle obbligatorie per i neonati. Sono disponibili sul mercato anche una serie di vaccini contro diversi ceppi di pneumococco e alcuni ceppi di meningococco. Dai 350 casi di meningite del 2006 ai 108 casi del 2008: questo è il risultato ottenuto grazie alla raccomandazione della vaccinazione contro il meningococco C inserita nel calendario delle vaccinazioni dell'infanzia nel 2005.
Per quest'ultimo sierogruppo è disponibile un vaccino coniugato che agisce in modo mirato ed efficace contro il meningococco di questo tipo. Bambini e adolescenti sono maggiormente a rischio in quanto hanno difese immunitarie naturali più bassa nei confronti della meningite (soprattutto la meningite meningococcoccica C)