I progressi della scienza, per fortuna, non si arrestano mai. Anche nel campo della fecondazione assistita i passi in avanti non mancano, con tassi di successo delle gravidanze per persone che hanno problemi di infertilità che migliorano sempre di più. Ecco le novità più rilevanti:
Lo screening cromosomico completo (CCS)
Durante la fecondazione in vitro gli embrioni vengono trasferiti nel corpo della donna con la speranza che riescano a impiantarsi nell’utero ottenendo un gravidanza di successo. Con lo screening cromosomico si è ora in grado di sapere se gli embrioni da impiantare sono sani o meno prima di procedere, prelevando un campione mediante biopsia per individuare eventuali anomalie. L’esame prevedere il prelievo di campioni quando l’embrione è ancora allo stato definito blastocisti ed è composto da 100 cellule.
Il rischio che gli embrioni abbiamo delle anomalie cromosomiche aumenta con l’avanzare dell’età di una futura mamma: a 40 anni ad esempio, il 75 per cento degli embrioni presenta delle anomalie aumentando quindi il rischio di partorire un bambino con la sindrome di Down.
La vitrificazione degli embrioni
La Vitrificazione è un nuovo procedimento di congelazione degli ovuli che raffredda le cellule in maniera estremamente veloce, ottenendo meno embrioni danneggiati e con un miglior tasso di impianto e di conseguenza un numero più alto di gravidanze rispetto al congelamento classico. Inoltre questo sistema asseconda il corpo della donna, lasciando che questo sia pronto a ricevere l’impianto in base al proprio ciclo mestruale senza utilizzare ormoni per stimolare le ovaie.
I laboratori all'avanguardia
Molti i progressi anche nell’ambito degli strumenti che vengono utilizzati per le operazioni legate alla procreazione assistita. Gli incubatori per esempio hanno diverse aree per ciascun paziente mentre prima gli embrioni venivano coltivati e congelati, separati in vaschette ma messi tutti insieme in un incubatore simile ad un frigorifero, con rischi relativi ai cambiamenti di temperatura dovuti alle frequenti apertura della porta.
La mild stimulation
E' la stimolazione ormonale gentile che prevede l’assunzione di dosi di gonadotropine nettamente inferiori rispetto a quelle utilizzate nei protocolli standard. Questa tecnica ha effetti collaterali minori rispetto alla stimolazione tradizionale causando quindi meno stress alla paziente, e evita il rischio di iperstimolazione ovarica e gravidanze plurime.
E’ bene ricordare che aumentare la possibilità di gravidanze, e non solo se medicalmente assistite ma anche naturali, è fondamentale preparare il proprio corpo ad accogliere una nuova vita assicurandosi di essere in salute e prendendosi cura di se stesse. Attenzione dunque ad avere una vita nutrizionalmente corretta, ad praticare attività fisica, a non eccedere con gli alcolici e soprattutto a smettere di fumare.