L'ossiuriasi è un problema comune tra i bambini, ma spesso trascurato. Eppure un bambino che preso gli ossiuri, i famosi vermetti, non passa proprio inosservato: spesso si gratta il popò, è agitato durante il sonno e sembra essere sempre a disagio e dice di avere prurito nella zona anale. Ma come si diffonde l'infestazione di ossiuri nei bambini e cosa dobbiamo fare?
Gli ossiuri, o enterobius vermicularis, sono parassiti intestinali comuni, soprattutto tra i bambini. Hanno l’aspetto di vermi di forma affusolata, di colore bianco–avorio. Il contagio degli ossiuri avviene attraverso l'ingestione delle uova del parassita, seguendo un ciclo oro-fecale. Le uova sono incredibilmente resistenti nell'ambiente, sopravvivendo fino a 2 o 3 settimane dopo essere state espulse.
La trasmissione degli ossiuri avviene principalmente attraverso il contatto diretto con le uova del parassita. Queste uova possono essere presenti su superfici contaminate come giocattoli, lenzuola, maniglie delle porte e anche sul cibo. Quando il bambino entra in contatto con queste superfici e poi porta le mani alla bocca, può ingerire le uova, che si sviluppano nell'intestino tenue e poi si spostano nel colon, dove diventano vermi adulti.
Il prurito intenso intorno all'ano, specialmente di notte, è uno dei sintomi più evidenti. Altri segni includono:
In alcuni casi, è possibile osservare i vermi nelle feci o intorno all'ano del bambino.
La prima cosa da fare se sospettiamo che nostro figlio abbia gli ossiuri è consultare il pediatra prima di utilizzare qualsiasi tipo di trattamento alternativo. Anche se alcuni rimedi come l'aglio, le foglie di noce nera e l'olio di cocco possono avere proprietà antielmintiche, non esiste una prova scientifica sufficiente per confermare la loro efficacia nel trattare l'ossiuriasi.
I trattamenti convenzionali come il mebendazolo e l'albendazolo sono quelli generalmente prescritti dai medici e sono considerati sicuri ed efficaci.
Per debellare definitivamente gli ossiuri è essenziale seguire il trattamento prescritto dal medico alla lettera. Solitamente, la cura consiste nell'assumere un farmaco antielmintico che uccide i vermi adulti e le loro uova.
Dopo aver completato il ciclo di trattamento, è importante ripetere il trattamento dopo due settimane per eliminare eventuali uova sopravvissute.
Unguenti antipruriginosi applicati nella regione perianale 2-3 volte al giorno possono alleviare il prurito.
Poiché le uova possono sopravvivere all'esterno del corpo per diversi giorni, è importante adottare misure igieniche rigorose per prevenire la reinfezione:
Se non trattata, l'infezione può persistere e causare irritazione e infiammazione dell'intestino, infezioni del tratto urinario, vaginite nelle ragazze e, in casi estremi, appendicite (anche se questa correlazione non è confermata).