Arriva la primavera con i suoi tepori e voglia di uscire e proprio quando pensiamo di essere uscite finalmente fuori dal tunnel delle malattie da raffreddamento, ecco che ci ammaliamo tutti e riprendiamo con raffreddore, tosse e addirittura con le malattie esantematiche. Sono le malattie di primavera: varicella, morbillo, parotite, pertosse, rosolia e scarlattina, ma anche allergie e strane sindromi legate al cambio di stagione.
Menzione speciale per le malattie di primavera va a tosse, febbre e raffreddore dovuti principalmente al sudore e a raffreddamenti dovuti ai repentino cambi di stagione e di temperatura.
D’altronde, dopo un lungo inverno trascorso in ambienti chiusi i bambini non vedono l’ora di scorazzare all’aperto. Impedirglielo non è di certo una buona idea, al contrario è bene attrezzarsi vestendoli a cipolla in modo da non farli accaldare troppo e viceversa da coprirli bene dopo corse e partite di pallone e portare con sé una salvietta per consentigli di asciugarsi ogni tanto.
Per curare il raffreddore di primavera si può fare ben poco, spiega il pediatra che ricorda che il tempo di incubazione è di 2-3 giorni: si può solo pulire la cavità nasale con della soluzione fisiologica o, nei bambini più grandi, usare un decongestionante nasale che va sempre prescritto dal pediatra.
Ma in questi giorni si registrano anche casi di vomito e disturbi gastrointestinali, soprattutto tra i bambini di 3 e 4 anni, essenzialmente legati ad una precedente rinofaringite o a virus.
E non mancano i casi di finta febbre: le mamme temono che il bambino senta freddo e hanno l’abitudine di coprirlo troppo, soprattutto di notte. Ciò provoca un anomalo innalzamento della temperatura corporea causata solo dall’abbigliamento eccessivamente pesante
Inoltre in primavera, la fioritura della piante è causa della rinite allergica, dovuta ai pollini e che interessa circa il 15% della popolazione. L'allergia ai pollini è in netto aumento negli ultimi anni nella popolazione pediatrica: si presenta con rinite allergica, asma, congiuntivite.
Per quanto riguarda le malattie esantematiche, una visita dal pediatra di famiglia è d’obbligo sia per curarle che per contenere il contagio, ma è utile anche sapere quali sono le principali caratteristiche di ognuna in modo da saperle distinguere.
Tutte queste malattie devono fare il loro corso, si può cercare di attenuare il prurito, la febbre e i dolori generici, per il resto spariranno da sole dopo il loro normale decorso clinico.
Si può inoltre aiutare i bambini colpiti a sentirsi meglio facendo attenzione all’alimentazione, facendoli bere molto per mantenerli idratati. Fondamentale inoltre cercare di contenere il contagio sia in casa, soprattutto se ci sono altri figli, che verso tutte le persone con le quali si condivide la vita sociale.
Con l'arrivo di temperature più miti tornano immancabili anche gli allarmi a scuola circa le infestazioni di pidocchi. La loro presenza è accompagnata da arrossamento cutaneo, soprattutto nella zona delle orecchie e sulla nuca, e prurito al cuoio capelluto, soprattutto di notte. Se abbiamo un dubbio dobbiamo ispezionare accuratamente il cuoio capelluto grazie ad una buona illuminazione e con l’aiuto di un pettine a denti fitti e anche di una lente d'ingrandimento.
Menzione a parte per questa sindrome piuttosto comune con la quale tutte noi mamme ci confrontiamo ogni anno nel periodo del cambio di stagione. Stanchezza, irritabilità, sonnolenza e un po' di inappetenza sono i sintomi del mal di primavera, che è causato anche dalla normalissima stanchezza che i nostri bimbi provano in questo periodo. Si avvicina la fine dell'anno scolastico e comiciano a dare segni di cedimento :-).