Quanto sale nella dieta dei bambini possiamo usare e a partire da quale mese dobbiamo cominciare a salare le pappe dello svezzamento? Indubbiamente la raccomandazione, per i bambini come per per gli adulti, è quella di limitare il sale. Uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics: il sale somministrato in dosi inopportune in età pediatrica espone i bambini a problemi di cuore, ictus, pressione alta e obesità infantile.
Un duro colpo per quelle mamme, che spesso anche per comodità, cucinano le stesse pietanze per tutta la famiglia utilizzando metodi di cottura e condimenti uguali per tutti, grandi e piccini.
Questa pratica è sempre sconsigliata dai pediatri poiché i reni dei bambini nella loro immaturità, non riescono ad eliminare il sale in eccesso che non serve al loro organismo.
Una ricerca condotta dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) ha messo in luce un dato allarmante: i bambini consumano la stessa quantità di sale che consumano i loro genitori. Si sa che maggiore sarà la quantità di sale consumata, maggiori sono i rischi di ammalarsi di ipertensione, tanto che l’ipertensione infantile sta diventando una vera e propria piaga nella società moderna, con un numero di bambini afflitti da problemi di peso, causati da una dieta sbagliata, e ipertensione che è raddoppiato negli ultimi anni.
La ricetta per combattere il problema è già nota: dieta sana, movimento fisico e poco sale.
Qualche indicazione pratica
E’ importante inoltre tenere sott’occhio i cibi che contengono sale, come le patatine, i cracker, alcuni formaggi e i salumi che andrebbero sostituti a favore di frutta e verdura.
Certo, potrebbe sembrare che il gusto ne fa troppo le spese, ma un utilizzo più frequente dei erbe aromatiche come prezzemolo, basilico oppure aceto e succo di limone, sono invece dei buoni esaltatori di sapore che riusciranno ad accontentare il palato di grandi e piccini.
Se, stando alle indicazioni dell'Inran (Istituto nazionale ricerca sugli alimenti italiano), un soggetto adulto dovrebbe reintegrare da 01, a 0,6 grammi di sodio (la quantità che l’organismo elimina quotidianamente con il sudore), un bambino non dovrebbe assumere più di 375 milligrammi di sodio totali al giorno (secondo quanto indica la National Academy of Sciences).
Il Journal of Hypertension, una prestigiosa rivista scientifica ha pubblicato i risultati di uno studio che ha coinvolto 4508 bambini tra i 10 e i 12 anni.
La ricerca, condotta dagli studiosi della Harokopio University di Atene, ha analizzato la quantità media di sale nella dieta abituale seguita dai bambini e ha scoperto che il 23% dei bambini assume una quantità di sale superiore ai 2.200 mg/die, anche se segue le indicazioni della dieta mediterranea (punteggio KIMED).
Il problema, sottolineano gli esperti, non sta tanto nella quantità di sale che viene aggiunto agli alimenti, quanto al sale 'nascosto', quello contenuto nel pane, nel formaggio, nei cereali lavorati.