La quinta malattia, nota anche come parvovirus B19 ed eritema infettivo, è una malattia esantematica molto comune nei bambini ma può colpire persone di tutte le età, anche gli adulti. Tra il 50 e il 75% delle donne in età fertile ha già avuto la quinta malattia nel corso della vita e quindi è immune all'infezione laddove dovesse rimanere incinta. ma cosa accade se si prende la quinta malattia in gravidanza? Quali sono i rischi?
Anche se la quinta malattia sia comunemente associata ai bambini, possono ammalarsi anche gli adulti. In questo caso i sintomi possono essere più seccanti rispetto ai bambini e possono includere dolori articolari, artrite e gonfiore. C'è da dire, però, che la stragrande maggioranza degli adulti che contraggono il parvovirus B19 non sviluppa sintomi gravi e spesso non si rende conto di essere stati infettati.
Anche nelle donne incinte la quinta malattia provoca un rash cutaneo, febbricola, dolori articolari e muscolari, spossatezza ma nella maggior aprte dei casi non lascia strascichi. Gli studi, però, hanno evidenziato che, soprattutto se contratta nella prima parte della gravidanza, può comportare rischi significativi per il feto perché il virus può oltrepassare la barriera placentare.
Tra le possibili complicazioni: anemia fetale (perché il virus può colpire i globuli rossi in via di sviluppo), idrope fetale (accumulo eccessivo di liquido) e morte intrauterina.
Il rischio di perdita del feto è compreso tra 0,5 e 13 per cento con il rischio maggiore quando se l’infezione si verifica
prima della 20esima settimana di gestazione. Se l'idrope lo è rilevata precocemente, la perdita del feto può essere prevenuta correggendola l'anemia con trasfusioni fetali.
Non c'è rischio di anomalie congenite con quinta malattia.
Se una donna incinta scopre a di essere stata esposta al parvovirus B19 o ha ricevuto una diagnosi positiva, è importante consultare immediatamente il ginecologo. I medici possono eseguire test specifici, come ecpgrafie o analisi del sangue, per determinare se il feto è stato infettato dal virus.
Quinta malattia: sintomi
I sintomi della quinta malattia possono essere:
L'infezione inizia con lievi sintomi simil-influenzali (mal di testa, lieve febbre, stanchezza), seguita da un’eruzione cutanea sulle guance.
Dopo 1-4 giorni appare un'eruzione cutanea rossa sul resto del corpo che può peggiorare con l’esposizione al calore (ad esempio il bagno) o alla luce solare. Potrebbe andare e venire per settimane o addirittura mesi.
Negli adulti (soprattutto donne),
La quinta malattia è altamente contagiosa e si diffonde principalmente attraverso il contatto con le secrezioni respiratorie di una persona infetto. Il contagio può avvenire tramite il contatto diretto con il naso e la gola di una persona infetta o il contatto con oggetti contaminati, come giocattoli o superfici.