Miglio, quinoa, sorgo. Sulle tavole e nell'alimentazione dei bambini entrano di diritto nuovi cibi ed ingredienti che arrivano da Paesi e tradizioni gastronomiche lontane. A promuovere un cambiamento nelle abitudini alimentari dei bambini è la Società Italiana di pediatria che propone una nuova piramide alimentare che sia più transculturale. Non significa dire addio a pasta e riso, ma integrare gli alimenti a noi più familiari con quelli che hanno origini lontane per un connubio che può contribuire alla conoscenza di altre culture.
La conoscenza delle abitudini alimentari dei Paesi anche più lontani è importante anche per i pediatri che si trovano spesso a dover dare consigli a neo genitori immigrati che hanno precise regole in fatto di alimentazione.
Come spiega il Presidente della Società Italiana di Pediatria, Giovanni Corsello,
vogliamo fare in modo che possano ritrovare i loro gusti e i loro sapori nell’alimentazione in un contesto di equilibrio nutrizionale. Se vogliamo una società aperta ai bambini di tutte le etnie, dobbiamo rispettarne le tradizioni e i costumi di provenienza
E allora ecco qualche consiglio per introdurre i bambini ad un'alimentazione più transculturale: l'idea di fondo è quella di seguire la dieta mediterranea integrandola con elementi etnici.
A tavola si possono portare:
Fonte immagine: Società Italiana di Pediatria