Con l’arrivo della primavera arrivano anche tempi duri per i bambini che soffrono di riniti ed allergie ai pollini. Si stima che un milione di under 18, infatti, soffra di asma allergica e un milione e mezzo di allergie nasali e pollinosi. Jonathan M. Spergel, allergologo pediatrico presso il Children’s Hospital of Philadelphia ha recentemente dichiarato che il numero di bambini che soffrono di allergie ai pollini è praticamente raddoppiato nell'ultimo ventennio. E allora vediamo come trattare e riconoscere le allergie ai pollini nei bambini.
Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia all'ospedale Bambino Gesù di Roma, spiega che aprile è sempre un mese difficile per gli allergici, soprattutto al Centro-Sud e ricorda che alcuni anni fa una grande indagine mostrò che circa il 20% dei bambini di 6-7 anni soffre di rinite allergica, un dato che sale al 35% fra gli adolescenti di 13-14 anni.
Allergie ai pollini nei bambini, i sintomi
Circa due milioni e mezzo di bambini possono vivere il gioioso arrivo della primavera con timore. Si tratta dei bambini allergici, che si trovano a dover fare i conti con
- rinite,
- asma (anche se non tutti gli allergici soffrono di asma, ma la maggior parte delle persone con asma hanno allergie).
- irritazione agli occhi.
E proprio la concentrazione di pollini si appresta ad aumentare nelle prossime settimane. Sono presenti, nei mesi primaverili, pollini di betulla, platano, carpino, quercia, faggio, frassino, ulivo, cipresso e pino, ma anche quelli di Urticaceae e le Graminaceae.
Allergia alle Graminacee nei bambini
Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, spiega che il picco massimo della pollinazione, soprattutto delle graminacee, è atteso tra aprile e maggio.
I sintomi dell'allergia alle graminacee sono:
- prurito,
- starnuti,
- naso chiuso,
- lacrimazione,
- infiammazione degli occhi,
- respiro faticoso o asma,
In presenza di sintomi come questi il consiglio è “rivolgersi al pediatra di famiglia ed eventualmente allo specialista, per individuare la terapia più idonea".
Se il bambino respira una determinata sostanza, in realtà innocua, alla quale è sensibilizzato (ad esempio i pollini) si scatena la reazione allergica: la mucosa nasale si gonfia e il naso comincia a colare, dando quella tipica sensazione di naso chiuso che porta a starnutire frequentemente e a respirare con la bocca aperta.
Come si fa la diagnosi dell'allergia ai pollini nei bambini
Come capire se un bambino è allergico al polline? E' importante avere una diagnosi certa, in questo modo è possibile conoscere con precisione a quali tipi di pollini è allergico il bambino. Una volta avuta la diagnosi si può intervenire con antistaminici e prestando attenzione a particolari elementi. A questo proposito gli esperti del Bambin Gesù e di Federasma hanno stilato un decalogo per gestire l’allergia del bambino:
- Consultare il pediatra: sarà lui a prescrivere se il caso lo richiede una visita specialistica.
- Eseguire gli esami indicati: per diagnosticare un’allergia si esegue una prova cutanea, chiamata prick test, o il dosaggio nel sangue delle IgE specifiche per il possibile allergene. Se il bambino soffre d’asma è bene sottoporlo a prove di spirometria per valutare la funzionalità respiratoria. Non prestare fede alle “prove di intolleranza” perché sono prive di qualsiasi validità scientifica.
- Smettere di fumare tra le mura domestiche e in presenza dei bambini. Il fumo passivo danneggia la salute del feto in gravidanza ed è un diritto dei bambini vivere e crescere in un ambiente che sia libero dal fumo.
- Se al bambino è stata diagnosticata un’allergia a un farmaco o a un alimento non deve mai entrare nella sua vita in contatto con questo allergene.
- Gli ambienti domestici per il bambino allergico possono trasformarsi in autentiche bombe a mano per la sua allergia. E’ importante che nell’ambiente interno sia libero da acari della polvere, peli di gatto e che siano facili da arieggiare e pulire, senza moquette, tappeti e tappezzeria che favoriscono l’accumulo di polvere e acari
- Prestare attenzione al Calendario dei Pollini che indica, nei vari periodi dell’anno, quali sono quelli più a rischio per il bambino che soffre di allergia a un preciso polline.
- I bambini che sono già andati incontro a reazioni allergiche particolarmente gravi che hanno messo a rischio la loro vita hanno il diritto di avere garantita la fornitura gratuita del farmaco salvavita. Inoltre sia il bambino che i suoi familiari e chi si prende cura di lui devono essere adeguatamente istruiti sulle modalità di somministrazione del farmaco.
- Il bambino con allergia grave ha diritto alla terapia gratuita fornita dai presidi terapeutici locali.
- Il bambino ha il diritto di frequentare le attività ricreative e sportive sia a scuola che nel tempo libero, sotto la sorveglianza di personale adeguatamente formato
- La comunità ha il dovere di proteggere il bambino allergico e salvaguardare la sua salute garantendo ambienti interni ed esterni idonei, rispetto del regime alimentare indicato con documentata allergia a un alimento, impiego di farmaci specifici, prescritti e certificati, necessari alla cura quotidiana o in caso di emergenza, somministrati da personale opportunamente addestrato.
Allergie nei bambini, rimedi naturali
Ecco qualche utile consiglio dai pediatri dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma
- Evitare in primavera i prati, i campi coltivati e i terreni incolti. Evitare, quindi, le gite nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole con vento e tempo secco.
- Scegliere le ferie preferibilmente nel periodo in cui sono più forti i disturbi, per recarsi al mare o in alta montagna. Ricordare che nelle medie altitudini (600-1000 metri) le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura.
- In auto, se possibile, tenere i finestrini chiusi e accendere, dopo aver verificato la pulizia dei filtri, i sistemi di condizionamento.
- Nel periodo critico praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi, palestre e piscine coperte.
- Non tagliare l'erba del prato nel periodo di malessere e non sostare nelle vicinanze quando altri tagliano, o hanno tagliato l'erba.
- Nel periodo critico evitare la bicicletta o il motorino. Possono essere utili mascherine a copertura di bocca e naso. Indossare occhiali da sole e cappelli con visiera.
- Durante la stagione pollinica, dopo aver giocato in giardino o al parco è meglio cambiarsi i vestiti rientrando in casa, fare la doccia e sciacquare il viso e i capelli perchè i pollini, infatti, si attaccano agli abiti. Per lo stesso motivo sarebbe meglio asciugare la biancheria dentro casa e non fuori.
- Tenere le finestre e le porte chiuse: ciò previene l’entrata dei pollini in casa e nella macchina. Usare il condizionatore per rinfrescare l’aria e cambiare o pulire i filtri ogni tre mesi
- Fare lavaggi nasali: la soluzione salina pulisce le cavità nasali eliminando anche i pollini.
- Evitare il contatto, con il fumo di tabacco e in quel periodo, anche con polveri o peli di animali domestici.
I rimedi contro le allergie ai pollini
Come guarire l'allergia al polline e quali sono le terapie più appropriate contro le allergie?
- Il bambino che soffre di rinite acuta può assumere antistaminici e un cortisone spray;
- contro placare la tosse dell’asma sono efficaci i broncodilatatori, e cicli di corticosteroidi sono utili per trattare i casi più complessi;
- per la congiuntivite si possono usare colliri antistaminici o cortisonici.
Vaccini per le allergie stagionali
Ma per le allergie stagionali esistono anche dei vaccini. Lo spiega bene Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù
le allergie si combattono efficacemente con la iposensibilizzazione specifica, disponibile sia nella tradizionale somministrazione sottocutanea che per via sublinguale. Per evitare il riaffacciarsi dei sintomi è necessario prevenire con farmaci che impediscano al polline respirato infiammare le mucose. Le cure dovranno poi essere continuate per tutta la stagione di esposizione
Antistaminici per bambini
Il Prof. Giorgio Walter Canonica, General Executive Manager SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica, spiega
Per alleviare il fastidio provocato dalle allergie è possibile ricorrere ai farmaci di automedicazione, acquistabili senza ricetta medica, che negli anni si sono dimostrati preziose armi terapeutiche nel migliorare il quadro sintomatologico e, di conseguenza, la qualità della vita dei pazienti allergici. Tra i più comuni ci sono gli antistaminici e gli antiallergici a uso topico, come spray nasali, pomate e colliri, o da assumere per via orale, che possono aiutare a gestire i sintomi. In caso di problemi alle alte vie respiratorie si può ricorrere anche ai decongestionanti nasali e vasocostrittori
Allergie ai pollini nei bambini, il calendario dei pollini
L'
Associazione italiana di aerobiologia. pubblica ogni settimana un
bollettino pollinico dove sono evidenziato, regione per regione, le concentrazioni dei pollini presenti nell'aria. In questo modo è possibile conoscere le zone e i periodi più a rischio e mettere in atto opportune precauzioni come l'uso delle mascherine, evitare di trascorrere con i bambini troppo tempo all'aria aperta o studiare una profilassi farmacologica con il proprio medico.
Allergia ai pollini e alimentazione
Capita a tutti di veder
peggiorare i sintomi della propria
allergia in particolari giorni. Avete mai pensato alla possibilità
che ciò che mangiamo influenza la reattività ai pollini? Ebbene sì. Gli esperti al chiamano
reazione crociata, perché alcuni alimenti, soprattutto frutta e verdura, hanno una parentela allergenica con le piante a cui siamo allergici. Ecco un breve elenco delle più comuni reazioni crociate:
- allergie alle betullacee: da evitare mela, pera, nespola, pesca, ciliegia, prugna, frutta secca, kiwi, carota, sedano, finocchio, prezzemolo, soia, fave
- allergia alle composite: da evitare banana, castagne, cicoria, tarassaco, lattuga, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, olio di girasole, margarine, dragoncello, camomilla, miele di girasole, miele di tarassaco.
- allergia alle graminacee cosa non mangiare: kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia, mandorla, pomodoro
Allergia all'ambrosia
L’ambrosia è una pianta erbacea originaria delle praterie americane e arrivata nel nostro Paese circa 25 anni fa.
Fino a poco tempo fa l’allergia all’ambrosia era diffusa solo nelle regioni settentrionali, ma qualche anno fa i pediatri dell’ospedale Bambin Gesù hanno verificato la presenza di casi di allergia all’ambrosia anche a Roma.
Su duemila bambini che si sono sottoposti ai test per le allergie, il 2,6% è risultato essere sensibile all’ambrosia.
I sintomi sono quelli tipici dell’allergia:
- naso chiuso,
- congiuntivite,
- prurito,
- meno diffusi i sintomi asmatici.
Quella all’ambrosia è una tipica allergia estiva, il periodo di fioritura è ad agosto e quindi è proprio in questo periodo che si registra nell’aria la massima concentrazione di pollini.
Ulteriori riferimenti bibliografici