Gelsomino, lavanda, camomilla, rosmarino: un’essenza per ogni 'disagio' che affligge il corpo o l’anima. E’ l’aromaterapia, il metodo che stimola l’olfatto attraverso l’utilizzo di oli naturali ed essenze e che agisce sul sistema limbico, la zona del cervello dove vengono elaborati i processi emotivi e dove risiede la memoria. E’ l’ultima moda in fatto di relax durate la gravidanza e il parto: ansia, stress, paura, insonnia, dolori articolari e travaglio, per affrontare ogni problema basta scegliere l’essenza più adatta.
Ad esempio, se la giornata è stata dura e la sera si ha voglia di rilassarsi e calmare i nervi si può optare per un massaggio con la camomilla, che è utile anche per alleviare qualche contrattura muscolare; se si ha un’infiammazione si può praticare un massaggio con olio di rosa mescolato con quello di geranio, mentre il gelsomino dona una carica di energia in più in una giornata fiacca.
Secondo gli esperti l’aroma naturale attiva l’olfatto che a sua volta stimola il sistema limbico e agisce sulle diverse sensazioni, sortendo un effetto stimolante o rilassante a seconda dell’essenza. Inoltre l’aroma può influenzare gli ormoni e favorire il rilascio di endorfine, sostanze che svolgono una potente azione analgesica.
Tuttavia non tutti gli oli essenziali sono indicati durante la gravidanza, anzi alcuni sono proprio sconsigliati, come l’olio di rosmarino, quello di salvia e di juniper.
Gli oli essenziali possono essere utilizzati per fare un bagno profumato (vanno sciolte alcune gocce nell’acqua nella vasca), possono essere aggiunti agli oli utilizzati normalmente per praticare il massaggio, oppure più semplicemente si può accendere una candela profumata la cui essenza inebrierà l’ambiente. L’importante è scegliere solo oli naturali per evitare insorgere di fastidiose reazioni allergiche.
L’aromaterapia può rivelarsi utile anche durante il travaglio. La lavanda, ad esempio, svolge una azione rilassante, sedativa e analgesica, quindi può favorire il rilassamento durante il parto, ma anche aumentare il vigore fisico e la forza nell’affrontare le contrazioni.
Uno studio ha scoperto che gli oli essenziali derivati dalle piante usati per l’aromaterapia possono sprigionare nell’ambiente dei composti organici volatili o il particolato ultrafine. I più rischiosi sarebbero gli oli base di lavanda, menta, limone ed eucalipto che potrebbero produrre una quantità di dieci volte superiore ai limiti consigliati di composti organici volatili e possono provocare disturbi respiratori, irritazione agli occhi fino addirittura a nausea e mal di testa. I ricercatori spiegano che sarebbe consigliabile usare un po’ di prodotto sulla pelle per verificarne la tollerabilità e di non eccedere mai con l’impiego di essenze e oli naturali.