Nei bambini dopo un forte raffreddore o un’influenza possono presentarsi tosse e affanno che sembrano non andare più via. Potrebbe essere la bronchite acuta, un’infiammazione dei bronchi, la via aerea più importante nel passaggio dell'aria ai polmoni, causata da virus (più raramente dai batteri). Vediamo quali sono i sintomi della bronchite nei bambini e come si cura.
Come capire se il bambino ha la bronchite? I sintomi della bronchite nei bambini sono generalmentre strettamente connessi alla tosse, spesso presente con catarro (di colore tendente al bianco giallastro se l’infezione è di natura virale; al giallo-verdastro se di natura batterica), e in molti casi è associata a:
La diagnosi di bronchite la farà comunque il pediatra che ascolterà il torace del bambino con uno stetoscopio per verificare la presenza di respiro sibilante e congestione.
E' bene distinguere la bronchite acuta da quella cronica. Il primo tipo è un'infiammazione che si presenta in genere in conseguenza di un raffreddore o un'altra infezione delle vie respiratorie; la bronchite cronica è una malattia più seria, in pratica è una condizione cronicizzata, spesso legata a fattori ambientali, come il tabagismo.
Ma quanto tempo ci vuole per guarire dalla bronchite nei bambini? In genere la bronchite acuta si risolve nell’arco di una decina di giorni, durante i quali è importante stare a riposo, evitare sbalzi di temperatura e bere molta acqua per fluidificare il catarro. Anche se i sintomi più eclatanti della bronchite possono risolversi nell'arco di qualche giorno, la tosse può durare anche più a lungo.
Può capitare che alcuni bambiniche convivono costantemente con la tosse trovino poi sollievo dopo che un pediatra ha avuto l'intuizione di curare il reflusso. Ma perché brochite e reflusso gastroesofageo sarebbero collegati? Perchè con il reflusso gli acidi prodotti dallo stomaco possono rifluire nell'esofago e piccole quantità di questi acidi possono arrivare fino alle vie aeree superiori e infettarle.
Cosa fare in caso di bronchite nei bambini? Per sciogliere il muco il pediatra potrà prescrivere uno sciroppo ad azione mucolitica, sulla cui reale efficacia però si discute ancora, anche perché l'uso dei mucolitici è controindicato nei bambini con meno di tre anni vista la loro fisiologica difficoltà ad esplerre e eventualmente il catarro fluidificato, e una terapia con l’aerosol.
L’utilizzo di nebulizzatori è senz’altro utile e indicato per i bambini in caso di bronchite e tosse: le inalazioni di acqua umida e calda favoriscono la fluidificazione del catarro e alcuni farmaci nebulizzati possono essere utili per combattere l’infiammazione alla gola e per dare sollievo.
Cosa fare in caso di bronchite nei bambini? Ad ogni modo, è consigliabile:
I medici generalmente non prescrivono l'antibiotico per curare la bronchite che è causata, nella maggior parte dei casi, da un virus. Nei rari casi in cui si dovesse sospettare una bronchite di origine batterica l'antibiotico andrà somministrato con grande accuratezza, rispettando alla lettera dosi e tempi prescritti dal pediatra.
Se i sintomi persistono o se la difficoltà a respirare è grave è bene chiamare il pediatra che farà un’opportuna diagnosi ed eventualmente, come detto, prescriverà una terapia antibiotica nel caso in cui la bronchite fosse di natura batterica, ma anche dei cortisonici per tenere sotto controllo l’infiammazione.