La gravidanza è spesso accompagnata da rischi e timori: durante il primo trimestre si teme un aborto spontaneo, verso il 4°-5° mese si affronta la questione della diagnosi prenatale, dal sesto si entra nella fase in cui si teme un parto prematuro. Si definisce parto prematuro quando avviene tra le 20° e la 37° settimana di gestazione e accade per diversi motivi.
Uno di questi è il collo uterino debole: la cervice durante i nove mesi resta ben chiusa per evitare il passaggio di agenti infettivi dall’esterno e soprattutto per evitare che il bebè nasca prima del tempo. Se il collo uterino è debole, invece, non riesce a restare chiuso come dovrebbe durante i nove mesi.
Perdite vaginali rosacee e un'evidenza a livello ecografico possono far sospettare e diagnosticare un utero debole.
La donna che soffre di incontinenza cervicale congenita non avverte quasi mai sintomi, perciò a circa metà della gravidanza il collo dell’utero viene misurato con un’ecografia transvaginale ed in base alla sua lunghezza viene stimato se esistono rischi o meno di parto prematuro.
Solitamente si inizia con una terapia a base di vasosuprina e riposo assoluto, poi si verifica l'andamento della situazione e se il processo dilatatorio sta proseguendo e in caso di accorciamento del collo allora si decide per il cerchiaggio del collo uterino. Si tratta di una specie di fascetta, di materiale non assorbibile e anallergico, che si inserisce nella cervice per impedire che l'utero si raccorci e dilati in modo tale da scatenare un parto pretermine.
L’intervento viene eseguito non prima della 12esima settimana e non oltre la 24esima e dura solo pochi minuti. Viene effettuato in anestesia generale o spinale e prevede una degenza ospedaliera di alcuni giorni oltre ad una terapia antibiotica di circa una settimana. Sarà ovviamente importante il riposo e l’astensione da sforzi e rapporti sessuali per qualche giorno.
Viene consigliato il riposo durante la gravidanza che a questo punto viene considerata a rischio e quindi si può chiedere i congedo anticipato di maternità.
Passato il periodo critico, a poche settimane dalla data presunta del parto, il cerchiaggio viene rimosso nel corso di una normale visita ginecologica e non si sente alcun dolore. Si potrà tranquillamente partorire con parto naturale.
Il cerchiaggio preventivo viene solitamente effettuato nel caso in cui la donna abbia già avuto due aborti oppure parti prematuri caustai proprio dall'incontinenza uterina. In questi casi non va fatto oltre la sedicesima settimana di gestazione.
Le cause dell’incontinenza cervicale sono spesso congenite: