Quali farmaci si possono assumere in gravidanza? Durante i nove mesi, ci si augura sempre di non avere problemi di salute, neanche un banale mal di testa, per evitare di ricorrere ai farmaci. E spesso le future mamme evitano di assumere anche i medicinali prescritti dal medico per non rischiare di creare problemi alla gravidanza e al bambino.
Un uso consapevole dei farmaci, invece, è possibile e necessario sia in gravidanza che quando si tratta di curare i bambini e al tal proposito è sono state lanciate dall’Agenzia Italiana del Farmaco due campagne di sensibilizzazione dedicate: “Farmaci e gravidanza” e “Farmaci e pediatria”. Dal un lato quindi una sorta di rassicurazione per le mamme che hanno necessità di curarsi e che temono rischi pericolosi per la salute del bambino e dall’altro un invito a procedere con la ricerca per produrre medicine che siano appositamente studiate per l’età pediatrica.
Che la mamma si curi, se necessario, è fondamentale per la buona salute del feto. Il 'contenitore' deve essere in ottimo stato per garantire al 'contenuto' un ambiente ottimale per crescere e svilupparsi.
Spesso le patologie fetali non sono legate all’assunzione di farmaci da parte della mamma, ma piuttosto da un’assunzione inappropriata o addirittura dalla mancata assunzione. A tal proposito sono stati censiti un numero consistente di medicinali e sono stati individuati quelli che non comportano rischio in gravidanza o che hanno il rapporto beneficio-rischio maggiormente favorevole.
L’elenco, aggiornato in tempo reale, è a disposizione dei medici. Perciò, quando un medico prescrive un medicinale, egli è perfettamente sicuro di somministrazione il farmaco adatto allo stato del paziente, specie se è in stato gestazionale. Inoltre non curarsi mette a rischio la propria salute e quella del nascituro, è bene che la futura mamma si affidi e si fidi del suo medico.
Tuttavia è anche vero che non bisogna usare i farmaci in modo indiscriminato ed è indispensabile evitare il fai da te. I farmaci riescono a superare la barriera della placenta e a raggiungere il feto, quindi è indispensabile limitare l’uso di sostanze che in qualche modo possano essere dannose per lo sviluppo del bambino.
In particolare tra il 20simo e 50simo giorno di gestazione si sviluppano gli organi del bambino (periodo teratogeno): in tale periodo è bene prestare particolare attenzione all’assunzione di farmaci e in generale all’esposizione a sostanze potenzialmente dannose.
L’invito resta sempre quello di chiedere al proprio ginecologo se si può assumere un determinato principio attivo.
Per approfondire sul portale dell'Agenzia Italiana del Farmaco è possibile reperire informazioni e consigli su più di 400 schede di malattie e relativi farmaci 'concessi' per la cura durante i nove mesi di gravidanza.