Come insegnare le buone maniere ai bambini e a che età si può iniziare? I bambini ci guardano: il buon esempio degli adulti è fondamentale per trasmettere un comportamento corretto e rispettoso delle regole della convivenza civile. Quando capita di perdere la pazienza per un qualsiasi motivo e mostriamo il nostro aspetto peggiore, è bene spiegare ai bambini quello che è successo e scusarci per questo. Chiedere scusa e dimostrarsi coerenti è un messaggio che non verrà mai dimenticato. Si da forse sempre meno importanza alla gentilezza, all'educazione, al rispetto e sembra che viviamo in un'epoca in cui premiamo il comportamento aggressivo e predominante. Forse perché così pensiamo che nostro figlio sarà forte e nessuno gli "metterà i piedi in testa". Do molta importanza all'educazione, che secondo me non è solo forma ma sostanza e aiuta le persone a vivere in società in modo costruttivo e pacifico.
Non c’è un’età consigliata per imparare le buone maniere, 'grazie' e 'prego' sono parole che la mamma può dire al suo bambino porgendogli i primi giochini nella culla, il tono modulato di queste parole accompagnerà il piccolo come una guida man mano che imparerà a parlare.
Quando è il bambino a comportarsi in modo gentile senza essere stato sollecitato a farlo, è utile gratificarlo con un piccolo complimento, in caso contrario però, la punizione è controindicata perché le buone maniere devono essere associate a una sensazione positiva, partono dal cuore più che dalla testa.
Questi sono i punti fermi da insegnare prima possibile, anche quando i bambini sono piccoli
Attenzione! Derogare dai pochi punti fermi perché siamo in pubblico e non vogliamo attirare l’attenzione è un segnale di scarsa coerenza e di debolezza.
Esercitare la pazienza e imparare a rispettare i turni, al parco, alle giostre, ma anche alla cassa del supermercato o in banca. Aspettare è noioso ma se tutti rispettano la fila il nostro turno arriverà prima!
Rispettare i beni comuni, non solo i giochi o lo scivolo ai giardinetti ma anche le strade, le panchine, il sedile di un autobus: il messaggio trasversale è che 'le cose di tutti sono anche nostre'.
L’educazione e l’attenzione per il prossimo consentono una migliore vita di relazione, i bambini imparano, spesso a proprie spese, che i comportamenti antisociali non sono graditi, “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” secondo il semplice principio della reciprocità.
L'intelligenza emotiva va allenata e insegnata: non è presente naturalmente a tutti i bambini. Alcuni hanno difficoltà a mettersi nei panni degli altri mentre altri possono non sapere come essere gentili.
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