Quando una coppia si trasforma in famiglia l’equilibrio che fino al giorno prima sembrava essere perfetto può subire pesanti contraccolpi. Stare vicini, comunicare e non aver paura di sentirsi inadeguati e di aver bisogno l’uno dell’altra: come cambia la coppia in gravidanza?
Quando un neonato urlante, probabilmente insonne e affamato, arriverà a reclamare tutte le attenzioni della coppia e costringerà a rivedere le priorità che solo fino al giorno prima erano considerate fondamentali, tenere aperto il filo della comunicazione tra i due partner è importantissimo.
Così come ritagliarsi degli spazi propri, riservati solo a loro due, senza sentirsi in colpa perché, per qualche ora, si affida il bambino in mani fidate ed esperte (ad esempio una nonna).
Perché possono nascere dei disagi durante la gravidanza e subito dopo la nascita del bambino?
Durante i nove mesi di gravidanza la donna ha sicuramente tutto il tempo per avvertire ed elaborare i grandi cambiamenti che stanno avvenendo: lo vede anche fisicamente. Il suo corpo cambia, accoglie una nuova vita, darà alla luce suo figlio. E' mamma sin da quando vede le due linee positive del test di gravidanza.
Per l'uomo non è così semplice e il passaggio da uomo a padre può essere più lungo e complesso. In genere si sente padre dopo il parto, quando stringe tra le braccia il suo bambino, mentre durante i nove mesi assiste, a volte impotente, a tutto ciò che gli accade intorno il corpo della sua compagna che cambia, gli eventuali disturbi della gravidanza, i cambiamenti nelle abitudini della coppia che fino a quel momento erano consolidate e apprezzate. Non da ultima nasce la paura di non essere all'altezza, nè emotivamente nè economicamente. Il peso delle responsabilità si fa sentire sempre di più man mano che la data del parto si avvicina.
Inoltre alcune donne non riescono a comprendere questa difficoltà da parte del loro compagno, non la accettano: quello che fino a ieri era un parter amorevole e appassionato comincia a prendere le distanze, a sembrare quasi assente. E questo può portare la futura mamma ad avere un rifiutare il compagno in gravidanza. Insomma si instaura un vero e proprio circolo vizioso che rischia di minare nel profondo la stabilità della coppia.
Insomma, il papà non ha avuto tutto il tempo che ha avuto la mamma per abituarsi all’idea dell’arrivo del bambino e spesso viene travolto dalla nascita e dal periodo post-parto. Inoltre la mamma è spesso troppo impegnata con il neonato, sia fisicamente che emotivamente, per tornare ad essere rapidamente la donna di prima.
Donald Winnicott la chiamava preoccupazione materna primaria ed è una sorta di dipendenza emotiva e fisica che la mamma e il neonato instaurano dopo la nascita per tenere ancora vivo quel legame indissolubile che esisteva durante la gravidanza.
In questa grande fase di cambiamento la mancanza di sonno, la presenza, spesso invadente di amici e familiari, le difficoltà di gestione del neonato e dei suoi bisogni, il ritorno al lavoro per il papà e la solitudine della mamma concorrono ad allontanare i partner e a creare incomprensioni.
Inoltre quando si diventa genitore scatta la domanda su che tipo di genitore si è avuto e sui rapporti eventualmente irrisolti all’interno del nucleo familiare primario.
Ogni rapporto di coppia ha le sue dinamiche e i suoi modi del tutto personali di superare le fasi della vita. Ciascuno, quindi, dovrà cercare dentro di sé l’origine del proprio disagio ed esternarlo al partner, certo della sua comprensione.
In linea generale è consigliabile che la neo-mamma accudisca il bambino sforzandosi di non vivere un post-parto totalizzante, ma coinvolgendo con gioia e serenità il compagno sia nelle pratiche quotidiane che nei racconti della giornata, inoltre è bene che la mamma cerchi e accetti dei momenti nei quali la coppia può ritrovarsi ed elaborare insieme l’esperienza della genitorialità.
Il neo-papà, invece, dovrebbe allenare pazienza e comprensione sia nei confronti del neonato che della sua compagna: aiutarla per quanto possibile nelle faccende domestiche può contribuire ad alleviarle un po’ di fatica e darle un po’ di tempo per stare insieme o per riposare.
Il neo-papà dovrebbe attendere con pazienza di ritrovare il suo equilibrio nella vita della nuova famiglia che nei primi tempi è fisiologicamente caratterizzato dal binomio mamma/bambino.