la pelle dei bambini

La pelle dei bambini

15/11/2023

La pelle del neonato è molto sottile (è quasi la metà di quella di una persona adulta), fragile e va protetta garantendo igiene e delicatezza.

Al momento della nascita la pelle è ricoperta da un sottile strato di vernice caseosa, una vera e propria barriera protettiva composta da grasso e cellule desquamate che è servita per proteggere la pelle dalla macerazione durante il suo lungo soggiorno nel liquido amniotico.

Per capire qual è il modo più corretto per prendersi cura del pelle del bambino è bene ricordare che:

  • La produzione di sebo inizia progressivamente a diminuire dopo la nascita e ciò provoca una generalizzata secchezza delle pelle del neonato
  • Il sistema di termoregolazione del neonato non è ancora perfettamente rodato: per questo motivo il bambino può avvertire molto caldo ma non riuscire a sudare e può, quindi, essere soggetto a colpi di calore
  • La flora batterica “buona” non ha ancora popolato la pelle: alla nascita l’epidermide è quasi sterile quindi è più esposta al rischio di infezioni e funghi. Nel giro di un paio di mesi la superficie cutanea si popolerà di flora batterica positiva che contribuirà anche a proteggerla dalle aggressioni esterne
  • La pelle del neonato assorbe prodotti cosmetici e detergenti con estrema facilità, per questo è molto importante utilizzare solo prodotti naturali e certificati.

Dermatite nei bambini

Bisogna distinguere la dermatite atopica dalla dermatite da pannolino. La dermatite atopica (chiamato ormai eczema costituzionale) è un disturbo che si manifesta sulla pelle dei bambini la cui natura non è ancora chiara. E' facile che sia comunque una prima manifestazione di una tendenza allergica in generale, ma non necessariamente (anzi quasi mai) è associata alle allergie alimentari.

Dermatite atopica nei bambini

La dermatite atopica nei bambini va curata soprattutt con delle creme apposite che saranno consigliate dal pediatra o dal dermatologo.

Dermatite da pannolino

La dermatite da pannolino, invece, è piuttosto diffusa nei neonati. Il frequente contatto con agenti aggressivi come le feci, l’urina, i pannolini possono irritare la pelle e causare dermatiti ed eritemi. La dermatite da pannolino è una delle più fastidiose e frequenti irritazioni delle pelle che interessano i neonati ed è provocata soprattutto dal prolungato contatto dell’epidermide con le feci e l’ammoniaca contenuta nell’urina, unito allo sfregamento della pelle contro il pannolino.

La dermatite da pannolino va prevenuta con una corretta igiene e con scelte appropriate. Vediamo quali:

  • Il pannolino va cambiato frequentemente, proprio per evitare il contatto prolungato con agenti irritanti
  • il bambino va sciacquato sotto l’acqua corrente; nel caso in cui abbia fatto solo la pipì o non sia molto sporco il modo più sicuro ed efficace per pulirlo è usare solo l’acqua tiepida. Nelle bambine il lavaggio delle parti intime va eseguito dalla zona vaginale verso la zona anale e non viceversa
  • bisogna prestare particolare attenzione a lavare tutte le pieghette della pelle
  • vanno usati solo detergenti non schiumosi, neutri e possibilmente naturali
  • la pelle va asciugata accuratamente

In caso di dermatite va usata una crema protettiva a base di ossido di zinco: è importante che la percentuale di zinco non sia inferiore al 10%, ma va anche tenuto conto del contenuto di profumi, conservanti e altre sostanze poco naturali. L’ideale sarebbe scegliere una pasta ad alto contenuto di zinco, ma realizzata con oli naturali e non minerali.

Il modo migliore per prevenire l’eritema da pannolino è lasciar respirare la pelle del sederino, quindi è consigliabile, quando il bambino è in casa, lasciarlo libero dal pannolino per un po’ di tempo.

Che cos'è la sudamina nei bambini?

La sudamina, anche nota come miliaria, è una dermatite da sudore, una condizione della pelle che colpisce spesso i neonati e i bambini piccoli che si manifesta con un'eruzione cutanea causata dall'occlusione dei pori delle ghiandole sudoripare.

Le ghiandole sudoripare sono responsabili della produzione di sudore per raffreddare il corpo. Quando queste ghiandole vengono occluse, il sudore viene intrappolato sotto la pelle, causando piccoli brufoli o vescicole. La sudamina si verifica spesso in aree in cui il contatto pelle a pelle è frequente o dove i vestiti possono trattenere il calore e il sudore.

Quale detersivo usare per rispettare la pelle dei bambini

Partiamo dalla premessa che meno ne usiamo meglio è: il detersivo è composto da sostanze chimiche e possono rimanere dei residui nelle fibre che finiscono con l'aumentare il rischio di allergie e dermatiti.

Quindi è importante non solo usare un detersivo specifico per il bucato del bambino, ma anche fare il doppio risciacquo per lavar via ogni residuo.

Discorso a parte per gli ammorbidenti, che andrebbero evitati perché un eccessivo utilizzo di questi detersivi potrebbe aumentare il rischio di allergie cutanee.

A parlarne è l’associazione “Sportello dei Diritti” che in un comunicato stampa precisa che l’aumento dell’incidenza delle allergie cutanee in relazione all’utilizzo di ammorbidenti è ben noto in ambito allergologico.

Inoltre, l’utilizzo di ammorbidenti si ripercuote anche sulla salute ambientale:

nelle aree più urbanizzate gli effluvi odorosi del bucato steso all’aperto si disperdono in vaste aree anche per 300-600 metri di distanza dal luogo ove è posto

si legge nel comunicato, e non bisogna dimenticare la contaminazione delle acque di scolo che finiscono in mare e nei fiumi, ricche di queste sostanze.

Quindi dovremmo evitare l’uso di ammorbidenti industriali: da un lato perché l’acqua erogata dal rubinetto non è necessariamente 'dura' e non richiede ammorbidente, dall’altro perché lo si può sostituire con prodotti naturali, come l’acido citrico o l’aceto.

Quali prodotti usare per l'igiene della pelle dei bambini

Un tempo si usava lavare il bambino o il neonato usando solo un po’ d’acqua tiepida e un sapone delicato. Oggi invece è un crescendo di cosmetici e prodotti per l’igiene destinati ai bambini. Ma si rischia di esagerare perché la pelle dei piccoli è molto delicata e del tutto diversa da quella degli adulti.

Come spiega Luigi Rigano, docente di chimica dei prodotti cosmetici all'università di Ferrara e autore di uno studio pubblicato sulla rivista Cosmetic & Toiletries science applied, la pelle dei bambini è più sottile del 20-30% rispetto a quella degli adulti e produce meno sebo e meno sudore. Ciò fa sì che qualsiasi prodotto si applichi sulla pelle del bambino provochi una reazione particolare e a volte può essere sgradevole.

Lo studio mostra come siano in aumento i cosmetici usati sui bambini. Nella fascia 1-3 anni vengono usati soprattutto oli emollienti e creme, nella fascia 4-10 anni aumenta l’uso di creme idratanti e protettive solari; per i bambini tra i 10 e i 14 anni, infine, si fanno spazio detergenti e creme antiacne.

Gli esperti invitano a fare un uso moderato dei prodotti cosmetici e a prediligere prodotti naturali. E infatti anche il mercato sembra seguire questa tendenza: sono in aumento creme e cosmetici biologici, con un apporto ridotto di coloranti, profumi di sintesi e parabeni e realizzati a base di estratti di piante esotiche, come l'olio di Kendi e di Nyamplung, ma anche di essenze naturali come la camomilla o la lavanda.

Inoltre almeno nel primo anno è meglio usare un detergente non schiumogeno ma di consistenza più oleosa, perché più delicato.

Bibliografia

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.