dermatite da pannolino

Dermatite da pannolino

14/06/2017

Puntini e pelle rossa e irritata: è la dermatite da pannolino. Niente panico, è una cosa piuttosto frequente nei bambini: curare la dermatite da pannolino è parte integrante della cura del bambino, soprattutto nel suo primo anno di vita.

Cause della dermatite da pannolino

I fattori più comuni sono:

  • Umidità: anche il pannolino più assorbente lascia la pelle umida: umidità, batteri e ammoniaca proveniente dall’urina possono creare un mix dannoso per la delicata pelle del bambino. E’ importane quindi cambiare il pannolino frequentemente.
  • Ipersensibilità della pelle: il pannolino sfrega contro la pelle che può essere particolarmente sensibile ai deodoranti e alle sostanze chimiche presenti nel pannolino usa e getta, ma anche al detersivo usato per lavare i pannolini lavabili.
  • Nuovi alimenti: a volte la dermatite si presenta quando il bambino inizia lo svezzamento; ogni nuovo alimento modifica la composizione delle feci. Se si sta allattando al seno la dermatite può essere la reazione a un alimento che si sta assumendo.
  • Infezioni: la zona del pannolino è calda e umida e ciò favorisce la proliferazione di batteri e micosi.

Dermatite da pannolino che non passa

E’ bene chiamare il pediatra quando la l'eritema da pannolino non passa nel giro di quattro giorni, quando sembra l’eruzione si sia infettata (ci sono piaghe aperte, vesciche piene di pus, brufoli che trasudano liquido di colore giallo), se il bambino sviluppa la febbre.

In condizioni particolari, quando fa molto caldo, ad esempio, la dermatite può trasformarsi in una candida da pannolino, cioè un'infezione micotica che inetressa tutta la zona dei genitali con macchie e prurito e che va curata tempestivamente con canesten, bepanthenol e lavaggi con amuchina e acqua.

In ogni caso il parere del pediatra è fondamentale per sapere come muoversi.

Dermatite da pannolino, i rimedi

Come possiamo tenere sotto controllo l'eritema e far sparire le bollicine?

  • Tenendo il bambino più asciutto e pulito possibile, lasciando che la pelle respiri ogni giorno lasciandolo per un po’ senza pannolino.
  • Sciacquando la zona ad ogni cambio senza strofinare.
  • Utilizzando regolarmente una crema all’ossido di zinco che forma una barriera protettiva.
  • Cambiando marca di pannolino se non passa, oppure mettendo un pannolino di una taglia più grande in modo che la pelle respiri di più. Nella stagione calda, considerare l’ipotesi di lasciare che il bambino dorma senza pannolino (mettendo una plastica a protezione del materasso).

Prevenire la dermatite da pannolino

Si può provare a prevenire la dermatite da pannolino seguendo qualche semplice accorgimento.

  • La miglior difesa è tenere la pelle più asciutta possibile, quindi cambiare frequentemente il pannolino.
  • Lavare con acqua e detergente non schiumoso la zona del pannolino ad ogni cambio, prestando attenzione alle pieghette e asciugando con cura.
  • Non usare il talco che impedisce alla pelle di respirare. Se si desidera usarlo meglio preferire il tipo di talco a base di amido di mais. Attenzione a non far respirare la polvere al bambino: agitare e mettere sulla mano lontano dalla bocca del piccolo. Ad ogni cambio lavare via con cura i residui di talco che si accumulano nelle pieghette.
  • Introdurre i nuovi alimenti gradatamente e aggiungerne uno nuovo solo dopo aver verificato che quello precedente non abbia provocato irritazioni.
  • Non mettere il pannolino troppo stretto, ma permettere sempre una corretta circolazione dell’aria. Evitare pantaloni di plastica e usare invece abiti larghi e comodi.
  • Non lavare i pannolini lavabili con detergenti profumati e non aggiungere ammorbidente; fare sempre un doppio risciacquo e aggiungere mezzo bicchiere di aceto al primo risciacquo: eliminerà le sostanze irritanti alcaline.
  • Allattare più a lungo possibile perché l’allattamento aumenta la resistenza del bambino alle infezioni e riduce le probabilità di dovergli somministrare antibiotici, che possono favorire la dermatite da pannolino.
  • Usare sempre una crema all’ossido di zinco: è importante che ne contenga almeno in una percentuale pari al 10%.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.