nomi per bambini consigli per scegliere quello giusto

Nomi per bambini: consigli per scegliere quello giusto

"Nomen omen" dicevano gli antichi Romani, ovvero nel nome c'è il destino perché il nome non solo sancisce l'identità di una persona, ma racconta anche il suo carattere e come si relaziona con gli altri e con il mondo. Il nome, insomma, potremmo definirlo il primo regalo che i genitori fanno al proprio bambino. Il nome che sceglieremo per nostro figlio lo accompagnerà per tutta la vita e potrà influenzare i suoi rapporti sociali e alcuni momenti chiave della sua esistenza. Molti hanno da subito le idee molto chiare perché vogliono omaggiare nonni o zii e tramandare il loro nome di generazione in generazione mentre altri preferiscono l’originalità e iniziano a scervellarsi mettendosi in cerca del nome perfetto. Ma cosa dice la legge, quali sono i nomi per bambini permessi e quelli vietati in Italia? Ecco una guida completa con alcuni consigli per fare la scelta giusta.

Nomi più diffusi in Italia

Ad oggi, tra i nomi più diffusi in Italia resistono in vetta alla classifica Leonardo e Sofia, seguiti da Aurora e Giulia per le femmine e da Francesco e Tommaso per i maschi, mentre quelli più tradizionali sono sempre meno diffusi, soprattutto al nord.

Molto diffusi anche Lorenzo e Andrea che ha origine dal greco e significa coraggioso. Resistono in classifica anche:

  • Matteo, dall'ebraico Mathat e Yah e significa dono di Dio; 
  • Antonio che viene dal greco e significa nato prima oppure dal latino Antonius, inestimabile; 
  • Giuseppe dall'ebraico Yoseph che significa Dio mandi altri figli; 
  • Mattia, dal latino Mathias, dono del Signore e Davide, dall'ebraico Dawidh ovvero amato, diletto.

Per quanto riguarda i nomi femminili in pole position ci sono:

  • Ginevra
  • Vittoria
  • Beatrice

Nomi stranieri più diffusi in Italia

Vi segnaliamo, inoltre, che sul sito dell'ISTAT c'è uno strumento chiamato Contanomi che riporta le classifiche dei 50 nomi più diffusi in Italia a partire dal 1999. Ed è da lì, tra l’altro, che si evince anche quanto siano in aumento i nomi stranieri sull'onda del cambiamento sociale in atto.

Per questo motivo risultano comuni nomi come:

  • Hana,
  • Mohamed,
  • Karim,
  • Amir;
  • Nicole,
  • Chloe,
  • Emily,
  • Manuel,
  • Gabriel,
  • Daniel,
  • Nathan,
  • Thomas.

Del resto la legge dice Sì ai nomi stranieri, purché con lettere dell'alfabeto italiano.

La norma precisa anche che i nomi stranieri imposti ai bambini aventi la cittadinanza italiana devono essere espressi in lettere dell'alfabeto italiano ma con estensione alle lettere J, K, X, Y, W e, dove necessario, anche ai segni diacritici propri dell'alfabeto della lingua di origine del nome.

La legge sui nomi per bambini

Cosa dice la legge sui nomi e quali sono i nomi vietati? Le regole sono contenute nel Dpr 396/2000 che cita testualmente:

  • E' vietato imporre al bambino lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella viventi, un cognome come nome, nomi ridicoli o vergognosi.
  • Il nome imposto al bambino  deve  corrispondere al sesso e può essere costituito da un solo nome  o  da  più  nomi, anche separati, non superiori a tre.
  • Nel caso siano imposti due o  più  nomi  separati  da  virgola, negli estratti e  nei  certificati  rilasciati  dall'ufficiale  dello stato civile e dall'ufficiale di anagrafe deve essere riportato solo il primo dei nomi

quindi un Francesco Paolo Maria dovrà firmare esattamente così.

Nomi vietati in Italia

La legge non chiarisce con un vero e proprio elenco quali siano i nomi vietati, ma fissa dei limiti entro cui bisogna muoversi.

Per esempio,

  • è proibito dare al proprio figlio il nome del padre, di un fratello o di una sorella ancora in vita, a meno che non siano seguiti da "Maria".
  • non è consentito aggiungere al nome paterno il suffisso "Junior" o la sua forma abbreviata "Jr", come pratica comune in America.
  • vige il divieto di attribuire nomi femminili a bambini di sesso maschile o nomi maschili a bambine (unica eccezione può essere Andrea)

Per quanto riguarda il nome "Maria", questa regola prevede che possa essere utilizzato solo come secondo nome per un bambino di sesso maschile, ad esempio Francesco Maria, oppure come parte di un nome composto.

Assolutamente vietati nomi ridicoli o vergognosi, nomi di personaggi storici che non godono di buona fama e nomi di personaggi dei fumetti o dei cartoni animati. In tutti questi casi l’Anagrafe sospende la registrazione e affida il caso alla Procura, cui compete pronunciarsi sulla richiesta.

Quindi, anche per questo, sì alla semplicità e ricordate che il nome deve essere facile da pronunciare, in primis, per il vostro bimbo. Se è vero, in fatti, che un nome originale potrebbe distinguere vostro figlio dalla massa, è altrettanto vero che nomi troppo strani potrebbero imbarazzarlo per tutta la vita oppure se scegliete per lui un nome straniero, se complicato, potrebbe significare imporre per tutta la vita al bambino l'obbligo di ripetere varie volte il proprio nome prima di essere compreso e la fatica di dover specificarne ogni volta la grafia con tanto di spelling.

Consigli per scegliere il nome del bambino

  1. Iniziate facendo una lista in cui scrivete tutti i nomi che preferite e che potrete modificare ogni volta che volete dal momento che capita spesso di cambiare idea prima di arrivare alla scelta definitiva. Tenere tutti i nomi preferiti sott’occhio vi aiuterà a non dimenticarli.
  2. Se volete un nome originale lasciatevi ispirare anche dai titoli di coda di un film, dai nomi dei cantanti o dei protagonisti dei vostri libri preferiti. Ma anche dal nome di uno scrittore o scrittrice che amate particolarmente o da quello di una città o paese a cui siete legati da ricordi importanti. E, nello stesso tempo, non tralasciate il vostro albero genealogico perché magari il nome particolare che state cercando è nel passato della vostra famiglia.
  3. Dopo aver stilato un elenco leggete i nomi ad alta voce associandoli al cognome che porterà vostro figlio. Eviterete così nomi cacofonici o ridicoli ma anche tutti quei nomi che, accostati al cognome, danno frasi che possono essere ridicolizzate.Non potete sapere che carattere avrà vostro figlio quindi pensateci bene prima di chiamarlo con un nome storicamente importante perché se, magari, avrà un’indole mite e timida potrà convivere con difficoltà con un nome imponente. Ripetete l’associazione con il cognome più e più volte e scrivete le due parole su un foglio per vedere che effetto fa.
  4. Cercate un abbinamento eufonico con il cognome. E se ci sono già fratelli o sorelle parlatene anche con loro, coinvolgeteli nella scelta del nome del nuovo arrivato ed evitate di usare nomi che abbiano la stessa radice. Il nome dovrebbe accompagnarsi in maniera musicale al cognome ovvero se il cognome è lungo e imperioso sarà indicato un nome più breve e semplice; mentre a un cognome comune e corto si accompagnerà perfettamente un nome più lungo e carico di storia. Nel caso del cognome inoltre attenzione alle finali di lettera: le ultime sillabe del nome e le prime del cognome non dovrebbero essere uguali.
  5. State attenti anche a eventuali difetti di pronuncia familiari e tenete a mente che i doppi (o peggio, tripli) nomi e quelli composti, creano inevitabilmente pasticci con i documenti e con il codice fiscale. Se – al contrario - si sceglie di dare al proprio figlio il nome di una persona cara, magari del nonno o di un'altra persona di famiglia, è bene spiegare al bimbo, una volta cresciuto, i motivi per cui lo si è chiamato così. Sarà così orgoglioso di portare un nome ritenuto importante dai suoi genitori.
  6. Per lo stesso principio è giusto conoscere l'etimologia del nome che vi piace, da dove viene, e non solo per curiosità. Potrebbe succedere, infatti, che quello che vi sembrava un bellissimo nome, non vi piaccia più dopo aver letto che cosa significa. In questo vi possono aiutare diversi i libri che raccolgono il significato dei nomi italiani e stranieri, per cui completi di etimologia, significato, onomastico, curiosità e caratteristica di chi porta quel nome. Può essere importante anche prevedere l'eventuale diminutivo del nome ed evitare che sia insidioso; così come è bene che vi ricordiate di non associare il nome a qualsiasi persona che lo porta e valutarlo solo oggettivamente per il vostro bambino.

Andate oltre le mode del momento e tenete presente che alcuni nomi possono diventare un po' faticosi da portare.

capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.