Cos’è la sindrome feto-alcolica? Qual è l’effetto dell’alcol in gravidanza? Bere alcolici può danneggiare lo sviluppo del bambino? Quanto si può bere durante la gravidanza?
Modificare il proprio stile di vita è una conseguenza tipica della gravidanza, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione, il fumo e il consumo di alcool.
Soprattutto quest’ultimo può essere responsabile di una disabilità permanente del bambino chiamata Sindrome Feto-alcolica e di altre gravi patologie come problemi nella crescita, dismorfologie facciali e problemi cerebrali.
Consumare alcol durante la gravidanza dovrebbe essere assolutamente vietato poiché l’alcool ingerito dalla madre entra molto velocemente nel sangue nel bambino che però è sprovvisto degli enzimi necessari per metabolizzarli e viene dunque accumulato negli organi e nel sistema nervoso del feto.
Secondo i "Rapporti Istisan 23/3" dell'Istituto superiore di sanità, "il consumo di alcol in gravidanza è comune in molti Paesi e circa il 10% delle donne nella popolazione generale consuma alcol durante la gravidanza".
I neonatologi della Società italiana di neonatologia (Sin), in occasione della Giornata mondiale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati (9 settembre), hanno precisato, dunque:
non essendo stata a tutt'oggi stabilita una dose di alcol sicuramente esente da rischi durante la gravidanza è opportuno astenersi completamente" dall'alcol "durante tutto il periodo" di gestazione.
Spesso i ginecologi concedono alla futura mamma di consumare un bicchiere di vino o una birra in occasioni speciali, ma il Ministero della Sanità invita invece a non consumare assolutamente alcool durante tutti i nove mesi perché anche un minimo consumo e in qualunque momento della gestazione può creare danni seri al bambino come anomalie neurologiche legate allo sviluppo del sistema nervoso, caratteristiche fisiche specifiche soprattutto della testa e del volto (pieghe agli angoli degli occhi, fessure oculari strette, strabismo, naso corto e piatto, ecc), ritardo nella crescita delle ossa con valori inferiori alla media di altezza, peso corporeo e circonferenza cranica, fino a malformazioni cardiache.
I bambini affetti da Sindrome feto alcolica presentano anche altre problematiche durante la loro vita legati principalmente alla salute mentale, all’incapacità di socializzare, di concentrarsi e ottenere dunque buoni risultati a scuola e sul lavoro e alla vita sessuale. E’ bene sapere che questi problemi sono irreversibili e che le eventuali terapie prescritte dai medici sono solo mirate a migliorare e semplificare la vita di chi è affetto da queste disabilità.
Nonostante queste avvertenze, si stima che ogni 1000 bambini, 1.2 siano affetti dalla Sindrome feto alcolica. Uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità basato sull’analisi delle prime feci dei neonati ha evidenziato che 8 neonati su 100 sono esposti all’assunzione di alcool durante la gravidanza.
La conferma è arrivata anche da un recente studio italo-spagnolo che ha individuato al presenza di alcol consumato durante la gravidanza sia nei capelli della mamma che nel meconio del neonato.
L’attenzione della futura mamma è quindi fondamentale per scongiurare questa patologia che è prevenibile al 100% se si evita di assumere alcolici in gravidanza. Anche il futuro papà e i familiari dovrebbero essere di aiuto per sostenere la madre nell’eliminare questa cattiva abitudine durante la gestazione.
L'Istituto Superiore di Sanità raccomanda alle donne in gravidanza di astenersi dall'alcol attraverso dieci punti:
Un gruppo di scienziati statunitensi ha ora dimostrato che il rischio per il bambino aumenta se la mamma consuma alcol dalla settima alla dodicesima settimana. Il team guidato da Haruna Sawada Feldman presso la University of California, a San Diego, ha studiato quasi mille donne durante la gravidanza per oltre tre decenni.
Per scoprire che bere durante la seconda metà del primo trimestre di gravidanza aumenta i deficit di crescita in peso e altezza e le deformità facciali, segni rivelatori di disturbi da sindrome alcolica fetale (FASD).
Per ogni bevanda extra al giorno, il bebè ha subito il 25 per cento in più di probabilità di avere un labbro dalla forma anormale, il 12 per cento in più di probabilità di avere una testa più piccola del normale e il 16 per cento in più di probabilità di avere un basso peso alla nascita.
I risultati sono stati pubblicati sul numero di aprile della rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.
Il problema non riguarda solo i bambini nati da donne che hanno consuamto alcolici in gravidanza, ma in molti casi quelli che sono stati adottati, soprattutto dai paesi dell'Europa dell'Est. Dal momento che i problemi e i deficit cognitivi e di crescita non si vedono subito ma emergono solo con gli anni, man mano che il bambino cresce e i genitori si rendono conto che non riesce a fare le stesse cose dei coetanei, è importante rivolgersi immediatamente ad uno specialista se si sospetta che il bimbo adottato possa avere una sindrome feto alcolica.
L'unico modo per prevenire al 100% la sindrome feto alcolica è evitare di bere. In pratica non è possibile sapere quali danni può causare al feto anche solo un bicchiere di vino (perchè giocano un ruolo chiave anche fattori genetici e ambientali) e quindi l'unico consiglio davvero utile è non bere affatto.