La spina bifida è una malformazione congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale che comporta disabilità motorie e neurologiche anche gravi. Si tratta della più conosciuta patologia causata da difetti del tubo neurale (DTN) e colpisce, in Italia, un bambino su 1300. Cerchiamo di scoprire insieme cos'è la spina bifida, quali sono le conseguenze e come possiamo prevenirla.
In Italia 6 neonati su 10.000 nascono con un Difetto del Tubo Neurale (DTN), una patologia che produce malformazioni congenite di diverso grado (più o meno gravi) come la spina bifida (nel 50% dei casi), l'anencefalia e l'encefalocele. 5000 bambini in Europa ogni anno sono affetti da DTN e almeno 300.000 nel mondo sono colpiti da spina bifida.
L’incidenza dei DTN potrebbe essere ridotta fino al 70% con l’assunzione di acido folico attraverso alimenti fortificati, in particolare le farine di cereali, che normalmente sono ampiamente consumate.
L’Italia potrebbe essere il primo paese europeo a dotarsi di una norma che renda obbligatoria l’assunzione di alimenti fortificati, oggi una prassi adottata in oltre 80 stati fra cui USA, Australia e Canada, ma ancora da nessuno nel nostro continente. La SIN si farà promotrice, insieme agli altri soggetti interessati, di un Disegno di legge per rendere la fortificazione degli alimenti obbligatoria
afferma il Prof. Fabio Mosca, Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN).
Si tratta di una malformazione congenita del feto che provoca una disabilità motoria e funzionale e che si forma intorno al 28simo giorno dopo il concepimento, a causa della mancata chiusura della colonna vertebrale che colpisce in Italia 1 bambino su 1300. E' quindi un difetto congenito, che può essere scongiurato grazie alla corretta e adeguata assunzione di acido folico da parte della donna sia prima il concepimento che nei primi mesi di gestazione
Oggi la scienza ha dimostrato che l'assunzione di acido folico (o vitamina B9) contribuisce a prevenire per il 75-90% casi di bambini affetto da spina bifida. E' di fondamentale importanza che la sua assunzione avvenga nel corso del primo trimestre di gravidanza, perché la spina bifida è provocata dalla mancata “chiusura” della colonna vertebrale, circostanza che si verifica intorno al ventottesimo giorno dopo il concepimento. Per i tempi stretti, alle donne che programmano una gravidanza, viene spesso consigliato di iniziare ad assumere un integratore di acido folico sin dal mese prima del possibile concepimento.
Bisogna quindi curare l’alimentazione se si sta programmando una gravidanza e non farsi mancare alimenti ricchi di folati, come verdure a foglia verde,arance, castagne, kiwi, legumi, arachidi e cereali.
Gli esperti sottolineano che, pur seguendo una dieta estremamente variegata ed equilibrata, durante la gravidanza il bisogno di acido folico aumenta ed è indispensabile assumere un integratore.
Un supplemento deve apportare all'organismo materno 0,4 mg di acido folico al giorno (4-5 mg per chi presenta riconosciuti fattori di rischio) per i primi tre mesi di gravidanza.
Le donne in età fertile dovrebbero seguire una dieta ricca di alimenti ad alto contenuto di acido folico e assumere un integratore nelle settimane che precedono il possibile concepimento. L’acido folico si trova in:
Il Network Italiano Promozione Acido Folico per la Prevenzione Primaria di Difetti Congeniti, raccomanda di assumere
Come si legge sul sito ASBI (Associazione spina bifida Italia), i principali fattori di rischio sono:
Ci sono due tipi di forme di Spina Bifida:
La Spina Bifida manifesta comprende varie forme come una protrusione del midollo spinale (mielocele), una protrusione delle meningi (meningocele) o una protrusione sia del midollo spinale sia delle meningi (mielomeningocele), che interessa il 96% dei bambini nati con Spina Bifida manifesta.
La Spina Bifida coinvolge il midollo spinale, cervello, cervelletto, tronco e strutture adiacenti (meningi, vertebre, muscoli, legamenti). Il difetto principale consiste in una schisi cioè in una mancata chiusura degli archi posteriori delle vertebre lombo-sacrali e lombari (più spesso), toraciche e cervicali (più raramente).
La schisi, a seconda del numero di vertebre colpite e quindi della sua estensione, determina una esposizione o protrusione (ernia) all’esterno del midollo spinale (e delle meningi che lo ricoprono) che a contatto con il liquido amniotico si altera. Quando si verifica un’ernia del midollo si verifica anche uno stiramento delle radici nervose spinali.
In genere, i neonati affetti vengono operati nei primi giorni di vita, per limitare la possibilità di infezioni e i danni spinali.
La spina bifida comporta disabilità motorie e funzionali a carico dei diversi organi e apparati come la perdita della mobilità degli arti inferiori, la difficoltà nel controllo degli sfinteri e altre complicazioni neurologiche.
Non è possibile guarire dalla spina bifida, ma molto si può fare per la prevenzione e per migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa patologia
L’ASBI Onlus, con il supporto del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Spina Bifida, promuove anche in Italia le 'raccomandazioni' internazionali dell’IFSBH, (International Federation for Spina Bifida and Hydrocefalus), sui diritti delle persone affette da Spina Bifida e delle loro famiglie.
Ogni anno, il 25 ottobre, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Spina Bifida, un appuntamento organizzato dall'International Federation for Spina Bifida and Hydrocephalus e, in Italia, dall'Associazione Spina Bifida Italia - ASBI.
Per approfondire: