L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso nuove linee guida sul vaccino Covid-19 in gravidanza. Le raccomandazioni riguardano il vaccino di Moderna e quello Pfizer/BioNTech. Si può fare il vaccino COVID in gravidanza? E' sicuro? Cosa dicono gli esperti?
Un documento recentementecondiviso e sottoscritto dalle principali società scientifiche del settore (la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, SIGO, l’Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, AOGOI, l’Associazione Ginecologi Universitari Italiani, AGUI, l’Associazione Ginecologi Territoriali, AGITE, la Federazione Nazionale Collegi Ostetriche, FNOPO, la Società Italiana di Neonatologia, SIN, la Società Italiana di Medicina Perinatale, SIMP ,la Società Italiana di Pediatria, SIP, l’Associazione Culturale Pediatri, ACP, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, SIAARTI), spiega che l’offerta vaccinale alle donne in gravidanza deve essere subordinata a una valutazione individuale del profilo rischio/beneficio, facilitata da un colloquio informativo con i professionisti sanitari.
Ecco alcune indicaizoni condivise dalle società scientifiche e dall'Istituto Superiore di Sanità:
Se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza subito dopo la vaccinazione, non c'è evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza. Se una donna scopre di essere incinta tra la prima e la seconda dose del vaccino può rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, a meno che non siano soggetti ad alto rischio.
Nelle indicazioni dell'ISS leggiamo che le donne che allattano possono essere incluse nell'offerta vaccinale senza necessità di interrompere l’allattamento.
Le nuove raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, relative ai vaccini Moderna e Pfizer/BioNTech, sono di evitare la somministrazione del vaccino nelle donne in gravidanza, eccetto che quelle ad alto rischio di esposizione o che hanno una situazione sanitaria critica.
L'Oms raccomanda di non usare mRNA-1273 in gravidanza, a meno che il beneficio di vaccinare una donna incinta non superi i potenziali rischi del vaccino, come nel caso degli operatori sanitari ad alto rischio di esposizione e delle donne incinte con comorbilità che mettono le donne incinte in un gruppo ad alto rischio di contrarre un Covid-19 grave