Indipendentemente che siate in dolce attesa o meno, l’esposizione al sole richiede alcune attenzioni necessarie per scongiurare ustioni e invecchiamento precoce della pelle e soprattutto a prevenire eventuali tumori della pelle. Innanzitutto la risposta alla domandase l'abbronzatura in gravidanza sia sicura è sì: chi scrive ha avuto due bambini nel pieno dell'estate e di certo sono arrivata in sala parto con una bella tintarella.
Allora come fare per avere una bella abbronzatura in gravidanza?
Vi do qualche consiglio utile per proteggere la pelle della pancia e del corpo quando si aspetta un bambino, perché proprio dal momento che la gravidanza non è una malattia ma in fondo una condizione fisiologica e per certi versi meravigliosa della vita di una donna non bisogna viverla con tanti limiti, spesso inutili.
Quando si aspetta un bambino i cambiamenti ormonali possono favorire la comparsa di macchie sulla pelle. Quindi soprattutto durante la gravidanza è bene fare attenzione al sole ed è importante prendersi maggiormente cura della propria pelle. Anche l’utilizzo di lettini e docce solari va ridimensionato poiché la pelle della donna durante la gravidanza è particolarmente sensibile ai raggi UVA e rischia di macchiarsi indelebilmente. Si tratta del famoso cloasma gravidico (o melasma o maschera della gravidanza) causato principalmente dall’aumento dei melanociti - che contengono la melanina responsabile appunto dell’abbronzatura - che si verifica durante i nove mesi di gravidanza.
Il cloasma si presenta soprattutto a partire dal 4° mese e si concentra principalmente sul viso nella zona del naso, della fronte e degli zigomi e tendenzialmente scompare dopo circa 5 mesi dal parto.
Nonostante non esistano prove scientifiche che dimostrano che facciano male al bambino, un aumento eccessivo della temperatura corporea della mamma può essere causa di malformazioni spinali nel bambino. In aggiunta, alcuni studi collegano un’eccessiva esposizione ai raggi UV con la carenza di acido folico, fondamentale per il corretto sviluppo del bambino, soprattutto nel primo trimestre di gravidanza. E' importante quindi evitare di stare troppo tempo sotto il sole e rinfrescare pancia e gambe con teli umidi frequentemente.
La nota positiva di tutto ciò è che non vi abbronzerete mai più più così bene la pelle della pancia come durante la gravidanza. L'epidermide è stirata e liscia e il sole colpisce ogni angolo perché non ci sono increspature o ispessimenti.
Le regole da seguire per una corretta esposizione al sole, che siate incinta o no, sono note a tutti:
Indipendentemente dalla gravidanza è importantissimo usare una crema solare ad alto fattore protettivo e indicata per il vostro fototipo, cioè il colore e la resistenza della vostra pelle ai raggi del sole). Per pelli di carnagione media bisogna partire da un minimo di fattore protettivo 30 e per la pancia e il viso arrivare a 50+. E' fondamentale scegliere creme solari che contengano sostanze biocompatibili come filtri minerali e che siano testate per pelli sensibili. Provate la crema su un piccolo lembo di pelle per assicurarvi di non scatenare una reazione allergica, come una dermatite. Dopo l'esposizione al sole idratate bene la pelle con una crema antismagliature o super idratante e lenitiva.
Se desiderate un colorito più scuro, è rappresentata dalla creme autoabbronzanti, probabilmente l’opzione migliore se siete in attesa. Esistono molte varietà di creme per ottenere un colorito abbronzato senza sole, con diverse texture e diverse profumazioni. Il principio attivo comune a tutte è il diidrossiacetone (DHA) che non danneggia la pelle, ed è considerato un agente sicuro approvato dalla Food and Drug Administration (FDA).
Durante l’estate attenzione anche alle gambe, che durante la gravidanza soffrono di debolezza venosa a causa degli estrogeni. Il sole e soprattutto il forte caldo tendono da acuire questo problema portando come conseguenza alle vene varicose, al gonfiore e ai fomicolii notturni. Per evitare questi problemi, oltre ad evitare di stare al sole nelle ore più calde, si consiglia di passeggiare sulla riva del mare per stimolare la circolazione.