Ogni mamma e ogni papà comincia a chiedersi a un certo punto: ma quando inizierà a dormire tutta la notte senza disturbi del sonno o insonnia, senza pianti inconsolabili? Ci siamo passati tutti: iniziamo volenterosi e sembriamo preparati all'idea che ci sveglieremo nel cuore della notte per poppate, latte, cambio pannolino o un pianto che sembra inconsolabile. Ma a un certo punto la domanda: come far dormire un bambino tutta la notte, giunge puntuale in tutti i neogenitori.
E' indubbio che essere svegliati alle 4 del mattino notte dopo notte può essere sfiancante. Leggevo tempo fa di uno studio che diceva che spezzare il sonno proprio quando si trova nella sua fase più profonda praticamente comporta dei disturbi identici a quelli che si verificano quando non si dorme affatto.
Possiamo fare qualcosa? La mia esperienza è questa. Entrambi i miei bambini hanno dormito sin dall'inizio nel loro lettino, creavo per loro una routine del sonno, seguivamo sempre gli stessi riti, arrivati all'ora della nanna mettevo lui soffuse, niente rumori, nessuno stimolo e li mettevo nel lettino uscendo dalla stanza. Se piangevano rientravo li carezzavo, li rimettevo giù tranquillizzandoli e uscivo di nuovo. In pratica è il metodo EASY di Tracy Hogg per il quale vi rimando a questo post dove elenco i vari metodi più o meno conosciuti per far dormire i bambini. Entrambi hanno smesso di mangiare di notte intorno ai 4 mesi e quindi devo dire che non ho avuto grandi problemi con il sonno interrotto se non per i primi mesi, e so che invece ci sono bambini che si svegliano nella notte per anni quindi a questi genitori va tutta la mia comprensione!
Anche se hanno cominciato presto a dormire tutta la notte di fila il secondogenito intorno ad un anno e mezzo ha avuto qualche difficoltà in più ad andare a dormire all'orario che secondo me era indicato, circa le 20.30, e per mesi si è svegliato nel cuore della notte e si riaddormentava solo se lo portavo nel lettone. L'ho assecondato in questo, forse è stata una fase, aveva bisogno della mamma e quindi lo mettevo a dormire nel suo lettino e se si svegliava lo portavo con me. Ma dopo qualche mese ho provato a fare una cosa diversa, invece che metterlo nel suo lettino ho preparato il letto grande singolo accanto a quello di suo fratello e lui si è talmente innamorato dell'idea di sentirsi grande e di avere anche lui un letto vero che si addormenta direttamente li.
Perché dico questo? Perché ogni bambino naturalmente è diverso, ha esigenze personali, paure, tappe di crescita e con i secondi le cose sono diverse perché appena sviluppano la consapevolezza che quando loro vanno a dormire la vita, dei genitori e dei fratelli più grandi continua, le cose possono diventare più difficili e bisogna ridefinire le regole e cambiare le routine.
Adesso approfondiamo quello che ho trovato sull'argomento: dormire tutta la notte.
Uno studio americano ha scoperto che in totale, nel primo anno di vita del bambino, i genitori perdono 44 giorni di sonno e questo dato interessa soprattutto le neomamme, coinvolte nell'allattamento e nella cura del abmbino, anche di notte. Le cose migliorano intorno all'anno di vita, quando l'85% dei genitori riesce a dormire interrottamente per tutta la notte.
Ma non sempre le cose vanno così: in molti casi i bambini cominciano a dormire in modo regolare, sereno e tranquillo dopo i 5 anni. Tra i 5 e i 12 anni il sonno dei bambini sembra essere molto simile a quello degli adulti e soprattutto, al di là di qualche incubo che può presentarsi in sporadiche occasioni, i bambini dormono regolarmente tutta la notte di fila.
Prima dei 5 anni c'è invece la possibilità che il bambino si addormenti presto, ma poi si risvegli in più occasioni durante la notte, addirittura qualche neonato si sveglia ogni ora di notte. Le varie fasi del sonno si avvicendano rapidamente e quando entra in una fase di sonno leggero è possibile che il bambino non riesca a tranquillizzarsi e a riaddormentarsi da solo.
Esistono comunque alcuni consigli che possiamo dare, basati sulla propria esperienza di mamme e che arrivano anche da pediatri ed esperti, per favorire un sonno più lungo.
La camera da letto, arrivata l'ora di andare a dormire, deve avere luce soffusa, giochi in ordine e riposti a fare la nanna nei loro contenitori, giochi elettronici spenti, e nessuna televisione o tablet in funzione. Ad un certo punto la camera dei giochi deve trasformarsi in una camera da letto per dormire.
Sin da piccolini i bambini vanno messi a dormire, almeno per un pisolino al giorno nella loro culla nella loro camera. Questo li abituerà gradualmente ad addormentarsi da soli e a dormire senza la mamma. E anche se il bambino dorme in camera ad un certo punto può essere utile mettere una sorta di separazione tra il suo letto e quello dei genitori. Se si sveglia e vede i genitori naturalmente vorrà stare con loro per addormentarsi e passerà automaticamente nel lettone. Insomma, è importante abituare sin da piccoli i bambini a dormire nel loro lettino senza i genitori e riservare il lettone ad occasioni particolari, come quando è malato. Questo a meno che non propendiate per il cosleeping.
Pensiamo sempre che i bambini abbiano freddo di notte. Si scoprono, non vogliono la coperta e la camera sembra sempre troppo fredda. In realtà i bambini di notte sudano, meglio mettergli un pigiama più caldo ed eliminare inutili coperte e piumoni. Fate attenzione che il lettino non sia nei pressi della finestra, che non arrivino spifferi o, al contrario, il getto diretto del condizionatore.
Fino ai due anni circa i bambini dormono tranquillamente, anzi molto più tranquillamente, al buio e non hanno bisogno delle luci perché non hanno ancora sviluppato la paura del buio. Quindi non esagerate lasciando luci accese in camera e spegnete le luci provenienti dal baby monitor, dall'orologio, dalla televisione etc...
I pediatri della FIMP (Federazione italiana dei medici pediatri) che hanno redatto un decalogo del buon sonno. Ecco qualche indicazione utile.