Preoccuparsi per la produzione di latte è assolutamente normale per le mamme che intraprendono il percorso dell’allattamento al seno. Ci si chiede se la produzione è sufficiente a sfamare il bambino, se il latte è sufficientemente nutriente e ci si informa si cosa si può fare per farlo aumentare. Cosa mangiare per produrre più latte?
Esistono effettivamente alcuni alimenti, oltre a quello noti grazie a credenze popolari, che riescono ad aumentare la produzione del latte materno. E’ fondamentale consultare il proprio medico o l’ostetrica che ha seguito il parto prima di assumere cibi particolari o bevande e base di erbe. Come per tutti i rimedi naturali, la moderazione è in ogni caso d’obbligo.
Vediamo quali sono i rimedi che la natura offre:
- Semi di fieno greco: da sempre utilizzati per aumentare la produzione di latte, la loro efficienza è dimostrata da studi scientifici. Oltre ad essere una preziosa fonte di ferro, calcio, vitamine e minerali, sono in grado di far produrre maggiori quantità di latte in una settimana. Bisogna fare però attenzione a non consumarne troppi in quanto hanno un buon potere diuretico.
- Semi di finocchio: anche in questo caso si tratta di un rimedio scientificamente provato. Aiutano inoltre a prevenire le coliche nel lattante. I semi di finocchio, ricchi di vitamina C, possono essere integrati nell’alimentazione aggiungendoli alle verdure, al riso e finanche ai dolci. La preparazione più comune è il tè.
- Aglio: le mamme che lo consumano riescono ad allattare più a lungo. Spesso durante l’allattamento, l’assunzione di aglio viene sconsigliata perché darebbe un cattivo sapore al latte. Al contrario, sembrerebbe renderlo più saporito e apprezzato dal bebè.
In aggiunta, esistono una serie di alimenti che vengono consigliati alle neo-mamme e che anche se non avallati da studi medici, sembra abbiano un buon impatto sulla produzione di latte:
- Semi di cumino: oltre a stimolare la produzione di latte, i semi di cumino aiutano anche a migliorare la digestione e alleviare costipazione, acidità di stomaco e gonfiore. Sono ricchi di ferro e aiutano quindi le mamme ad avere energia maggiore.
- Semi di aneto: buona fonte di ferro, manganese e calcio. Sembra che aiutino anche la digestione e il riposo notturno. Vanno consumati con moderazione perché hanno buone capacità diuretiche.
- Legumi secchi e lenticchie rosse: non solo si ritiene che possano migliorare la produzione di latte materno, ma sono anche molto ricchi di ferro e fibre e aiutano quindi la regolarità intestinale.
- Ortaggi rossi: carote, patate dolci e barbabietole, sono ricchi di beta- carotene, che a prescindere dalla produzione di latte sono estremamente utili per il bebè.
Il vero segreto è in ogni caso la stimolazione frequente. La cosiddetta montata lattea avviene circa 48 ore dopo il parto, anche di più in caso di parto cesareo: attaccare frequentemente il bambino al seno è il modo migliore per stimolare la produzione del latte.
Non bisogna comunque dimenticare che l’ingrediente fondamentale per un buon allattamento è la pazienza. I neonati non sempre trovano sin da subito il modo corretto per una buona suzione e la mamma, soprattutto se si trova alla prese con un primogenito, non sa come aiutarlo. Procedere per tentativi, facendosi aiutare da personale formato, può accelerare questo processo facendo si che mamma e bambino trovino le posizioni e le modalità più corrette.
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.