In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità, Unicef Italia, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha presentato la nuova pubblicazione "Il peso è giusto?", un approfondimento dedicato al tema del sovrappeso e dell’obesità infantile.
Secondo i dati del 2022, a livello globale, 37 milioni di bambine e bambini sotto i cinque anni risultavano in sovrappeso, mentre tra i 5 e i 19 anni il numero superava i 390 milioni. In Italia, nel 2023, il 28,8% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni presentava problemi di peso, tra sovrappeso e obesità .
“La crescita del sovrappeso e dell’obesità infantile rappresenta una sfida sempre più seria per la salute dei più piccoli – sottolinea Carmela Pace, presidente di Unicef Italia –. Non si tratta solo di carenza di cibo, ma anche di un’alimentazione scorretta e poco equilibrata. L’abbondanza di cibi economici ma poco salutari penalizza soprattutto i bambini che vivono in situazioni di difficoltà economica, privandoli di un’alimentazione adeguata per un corretto sviluppo.”
E allora ecco le '12 regole' per la prevenzione dell'obesità infantile.
Le regole nella gravidanza
- Evita aumenti eccessivi di peso, tenendo sotto controllo l’andamento dell’IMC (Indice Massa Corporea) già prima della gravidanza: il tuo bambino sarà più protetto dal rischio di soprappeso e obesità.
- Assumi un’alimentazione equilibrata, varia, ricca di frutta e verdura che comprenda anche il pesce, seguendo le indicazioni del ginecologo. Assumerai così tutti i nutrienti di cui il tuo bambino ha bisogno per crescere e lo abituerai subito a 'conoscere' sapori diversi.
- Mantieni un’attività fisica adeguata: ti aiuterà a tenere sotto controllo l’aumento di peso.
Le regole per l’allattamento
- Scegli l’allattamento al seno: il latte materno è l’alimento ideale per il bambino e dovrebbe essere effettuato fino al sesto mese e oltre. L’allattamento al seno aiuta anche a prevenire l’obesità e consolida il rapporto tra mamma e bambino.
- Non escludere dalla tua dieta le verdure che ti piacciono, ma 'famose' per il gusto accentuato: se le hai mangiate anche durante la gravidanza, il tuo bambino le riconoscerà nel tuo latte.
- Mantieni le attività sportive abituali, purché di media intensità: non ci sono effetti negativi e non risultano modificati né il volume né la composizione del latte.
Le regole per lo svezzamento
- Inizia lo svezzamento seguendo le indicazioni del tuo pediatra e scegli per il tuo bambino gli alimenti più adatti a lui per qualità e sicurezza d’uso.
- Non proporre un alimento come premio o incentivo: diventerà la sua scelta preferita. Non minacciare punizioni se non mangia un alimento: odierà le scelte salutari
- Adotta per il tuo bimbo una dieta bilanciata nell’apporto di macronutrienti e micronutrienti evitando eccessi di proteine e carenze di minerali
- Non introdurre precocemente il latte vaccino nella sua dieta: è una fonte troppo ricca di proteine (e povera di ferro) e non deve essere utilizzato prima dei 12 mesi, meglio dopo i 2 anni
- Fraziona la sua alimentazione in 4-5 pasti giornalieri, col procedere dello svezzamento, e abitualo ad una buona prima colazione
- Non temere la 'neofobia' alimentare che può presentarsi dopo l’anno: è transitoria. Preoccupati invece della monotonia alimentare perché può traghettare verso il soprappeso e l’obesità.
Prevenire l'obesità in famiglia
Cenare in famiglia, prendendosi i giusti tempi, sembra essere un’efficace arma per combattere l’obesità nei bambini. Lo suggerisce uno studio apparso sulla rivista Pediatrics che ha preso in esame 120 famiglie con bambini di 9 anni che hanno filmato le loro abitudini a tavola.
È così emerso che è più probabile che i bambini normopeso cenino insieme ai loro genitori e per un tempo più lungo: circa 18,2 minuti contro 13,5 minuti in media.
Inoltre sembra che se i genitori hanno l’abitudine di cucinare, di servire porzioni regolari e non abbondanti di cibo e sono attenti a vivere il momento del pasto come un’occasione per stare insieme, i bambini hanno maggiori probabilità di essere normopeso.
Lo studio ha anche posto l’accento su un tratto distintivo dei tempi di oggi: tre famiglie su cinque, a prescindere dal peso del bambino, avevano a disposizione una televisione, un videogioco, un tablet o un cellulare. Infine, la ricerca ha mostrato che i bambini in sovrappeso mangiavano con maggiore probabilità in una camera diversa dalla cucina.
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