Secondo un recente sondaggio otto italiane su dieci sognano un parto naturale.
Secondo un recente sondaggio otto italiane su dieci sognano un parto naturale. Se anche voi siete tra queste otto ecco qualche consiglio su cosa è meglio fare per facilitare questo evento e cosa è meglio evitare di fare.
Deve essere convinto quanto voi della bontà e dell’importanza del parto naturale e deve essere affidabile, competente e solidale.
Trovare un ospedale o un centro nascita che faccia al caso vostro, che abbia un ambiente confortevole, dove ci sia un basso tasso di tagli cesarei ed epidurali e che sia rassicurante e vicino.
Se, invece, sognate un parto in casa sappiate che bisogna essere in ottime condizioni fisiche, che la gravidanza deve essersi sviluppata in modo sano e fisiologico e che è necessaria la presenza di un’ostetrica abilitata.
Non ascoltate le storie stile horror di chi ha già partorito: avere un approccio positivo è fondamentale e ogni parto ha una sua storia.
Seguite un corso di preparazione al parto: ce ne sono di tutti i tipi. Può essere utile un corso per imparare le tecniche di auto rilassamento, quelle di respirazione, quelle di meditazione e quelle di gestione del dolore.
Prendete in considerazione l’idea di contattare una doula, una donna che assiste le future mamme durante la gravidanza e nel periodo del puerperio. E’ un vero e proprio coach personale: aiuta nei momenti difficili, offre ottimi consigli, è un sostegno anche pratico quando sarà nato il bambino. Inoltre durante il parto si attiva per massaggiare la schiena o le spalle e per offrire sostegno durante il travaglio.
Passeggiate, nuotate, praticate yoga, fate della ginnastica dolce ed esercizi per il perineo. Il corpo allenato sarà maggiormente in grado di sostenere un parto naturale. E sentirsi bene fisicamente ha effetti benefici anche sulla mente.
Dite a voi stesse che la nascita è un processo naturale e che per secoli le donne hanno partorito naturalmente. Il corpo sa cosa sta facendo e il dolore è finalizzato a far nascere il bambino.
Non c’è alcun motivo per cui dovete rimanere a digiuno, anzi fate un pasto prima di uscire di casa per andare in ospedale: avrete bisogno di tutta la vostra energia. E non abbiate vergogna o paura di defecare durante il travaglio: capita di rado e in ogni caso non importerà né a voi né al personale sanitario.
Siate consapevoli che arriverà un momento in cui vorrete mollare.
Capita a tutte (o quasi) e in genere questa sensazione di voler gettare la spugna arriva quando il travaglio sta per finire e il bimbo sta per nascere. Affidatevi a chi vi sta accanto e concentratevi su di voi, immaginate che manca davvero poco per tenere il vostro bambino tra le braccia.
Non deprimetevi se la nascita naturale non è stata all’altezza delle vostre aspettative. Non sempre è come ce lo immaginiamo, a volte un lungo travaglio si conclude con un cesareo.
Non è il modo in cui si partorisce che definisce la qualità di una madre e l’importante - non è un luogo comune - è che il bimbo sia sano.
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