In estate il livello di attenzione si abbassa lasciando spazio al desiderio di relax, ci si sente più liberi, spensierati, coraggiosi e pieni di energie, soprattutto se si è bambini. Meduse, ricci di mare, coralli e piccole pietre, tracine, ma anche il rischio di annegamento. I pericoli del mare sono numerosi, ma molto spesso è sufficiente conoscerli per prevenirli o per affrontarli in modo corretto.
Negli ultimi anni, spiega Franco Andaloro dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il numero di meduse è aumentato nettamente. La medusa più diffusa nei nostri mari è la 'Pelagia noctiluca, chiamata anche medusa luminosa in quanto emette luminescenza. E’ caratterizzata da un'ombrella a cupola con margine sfrangiato da cui hanno origine alcuni tentacoli lunghi e sottili. I sintomi di una puntura di medusa sono bruciore e irritazione, dolore e parastesia (la sensazione che la parte sia come addormentata) e un leggero eczema (la reazione sulla pelle varia da soggetto a soggetto in base alla sensibilità dell’epidermide).
Quando preoccuparsi? Se si manifestano difficoltà respiratorie, vertigini o reazioni allergiche, andare al pronto soccorso.
La puntura di riccio può essere molto dolorosa e l’edema può dar luogo a infezioni se l’aculeo resta incastrato nella carne. E’ quindi importantissimo riuscire a toglierlo, provando anche con delle garze imbevute di aceto che scioglie i residui delle spine. Una pomata a base di ittiolo può favorire la fuoruscita dell’aculeo. Dopo aver estratto l’aculeo bagnare con acqua calda la zona colpita per 30-90 minuti.
Come togliere le spine di ricci di mare dal piede?
Noto anche come 'pesce ragno', è un pesce che vive immediatamente sotto la superficie della sabbia e sporge in fuori con l’aculeo velenoso. La sua puntura provoca un dolore violento e immediato. Se si viene colpiti dal veleno della tracina è bene farlo uscire il prima possibile e disinfettare la parte colpita immergendola in acqua molto calda (va bene anche la sabbia calda) per almeno 30 minuti: il calore contribuisce ad alleviare il dolore e soprattutto neutralizza l’azione della tossina contenuta nel veleno.
I pediatri avvertono: mai sottovalutare i rischi per i bambini che possono annegare anche in soli 40 cm di acqua e soprattutto mai far fare il bagno ai bambini se il mare è mosso. Spesso si sottovalutano le condizioni del mare e i bagnini addetti al salvataggio spesso si trovano anch’essi in difficoltà.
Fare attenzione alla bandiera che è esposta sulla spiaggia del lido: mai fare il bagno se c’è issata la bandiera rossa (che indica mare troppo agitato) e, consiglia il pediatra Italo Farnetani, meglio scegliere un lido dove i bagnini abbiano a disposizione una scialuppa.