Nel 1956 il medico slovacco Eugen Jonas rese pubblici i risultati di lunghi anni di studi condotti su calcoli astrali, fasi lunari e testi risalenti agli Assiri-Babilonesi. Tutto era nato proprio grazie ad uno di questi antichi libri dove Jonas aveva letto che la fertilità della donna dipendeva dalle fasi della luna. Questa suggestiva teoria venne successivamente approfondita da Jonas che alla fine proprio nel 1956 riuscì a pubblicare un codice cosmo-biologico, che può rivelarsi utile per conoscere le fasi lunari e la loro influenza sulla fertilità femminile. Scopriamo in cosa consiste il metodo Jonas e se è realmente efficace per aumentare le probabilità di rimanere incinta.
La tesi di partenza di Jonas è che nella donna esiste un ciclo riproduttivo del tutto indipendente da quello mestruale e che viene direttamente influenzato dalla luna. Esistono, quindi, nel mese alcuni giorni potenzialmente molto fertili e conoscerli può rivelarsi utile per chi è in cerca di una gravidanza (e anche per chi non vuole andare incontro a gravidanze indesiderate).
Bisogna innanzitutto calcolare con grande precisione l’angolo tra il sole e la luna al momento della nascita della donna. Per far questo servono alcuni dati: città natale, ora e giorno di nascita. A questo punto bisogna essere in grado di conoscere in quali giorni del mese in corso (quello in cui si sta tentando di concepire) la luna e il sole si troveranno nello stesso identico angolo della nascita. Proprio in questi giorni, spiega Jonas, la donna sarà al massimo della sua fertilità.
Eseguire questo calcolo non è semplicissimo. Esistono alcuni siti dove è possibile utilizzare dei calcolatori.
Secondo Jonas il calcolo delle fasi lunari può essere efficace in ambiti diversi:
Il metodo Jonas venne accolto nel 1956 con un certo scetticismo da parte della comunità scientifica e ancora oggi è poco noto in Italia e viene guardato con perplessità.
Eppure sul sito ufficiale del dottor Jonas si legge che il metodo è accurato al 98%, che riesce a determinare il sesso del bambino nel 98% dei casi, che seguendo il calcolo delle fasi lunari si verifica l’85% delle gravidanze e che il metodo garantisce un successo in due terzi delle donne nel primo anno e in un terzo nel secondo anno, anche nelle donne con infertilità primaria o secondaria.
Si sente spesso dire da ostetriche e mamme che nei giorni di Luna piena si registra nei reparti di ginecologia un aumento del numero di parti rispetto agli altri periodi.
Ma il ciclo lunare può davvero influenzare le nascite?
Hanno provato a rispondere alcuni studiosi dell’Università del North Carolina che hanno esaminato i dati relativi alla natalità raccolti tra il 1997 e il 2011. Complessivamente i ricercatori, guidati da Jill Arliss, hanno preso in esame 550mila nascite, hanno comparato i dati con le fasi della luna - luna nuova, luna crescente, primo quarto, gibbosa crescente, luna piena, gibbosa calante, ultimo quarto, luna calante - e hanno concluso che non esiste alcuna correlazione tra il numero di nascite e le diverse fasi lunari.
Eppure non sono pochi i medici che si dicono certi che la luna influenzi il numero delle nascite. Il noto pediatra Italo Farnetani, ad esempio, dichiarava, qualche tempo fa, che
quando c'è la luna piena la natalità è massima. La luminosità del giorno, associata alla luna piena di notte, stimola l'epifisi, una ghiandola del cervello che libera gli ormoni sessuali. In pratica, la luce favorisce il travaglio che poi si completa la notte. Ecco perché nei giorni di luna piena il numero delle nascite viene di fatto triplicato