Secondo le indagini condotte dai pediatri italiani i bambini italiani mangiano troppo poco pesce, alcuni solo una volta alla settimana, e invece questo prezioso alimento dovrebbe essere consumato almeno 3 volte alla settimana. Vediamo qual è il valore nutrizionale del pesce e quali sono i pesci adatti ai bambini.
Innanzitutto perché le sue caratteristiche nutrizionali ne fanno un alimento davvero importante.
Il pesce, infatti, è ricco di:
Ciò che rende davvero unico il pesce è proprio la tipologia dei suoi lipidi.
A differenza dei grassi contenuti nella carne, quelli del pesce (soprattutto il pesce dei nostri mari) sono ricchissimi di acidi grassi insaturi Omega 3 (EPA e DHA soprattutto). Si tratta di acidi grassi che, numerosi studi lo confermano, prevengono numerose malattie cardiovascolari e, in gravidanza, favoriscono un corretto sviluppo del sistema nervoso.
Questi acidi grassi, inoltre, contribuiscono a tenere bassi i livelli di trigliceridi e colesterolo e impediscono l’aggregazione delle piastrine attorno alle placche di colesterolo e fanno sì che queste non ostruiscano il passaggio del sangue nelle vene.
Attenzione nel momento dell’acquisto: il pesce fresco deve avere occhi brillanti e arrotondati, la pelle lucida e la carne soda, un odore gradevole e le branchie rosate.
Se si acquista pesce surgelato è importante leggere l’etichetta che deve riportare la data di scadenza, ed è bene assicurarsi che la confezione sia integra.
Durante lo svezzamento il pesce può essere proposto sottoforma di omogeneizzato sin dal sesto-settimo mese, e poi man mano che si va avanti si può offrire una sogliola, il merluzzo, e anche i bastoncini e le cotolette di pesce.
Inserisco almeno un paio di volte a settimana il pesce nel nostro menu, considerato che i bambini lo mangiano anche a scuola.
Preparo delle semplici sogliole con pomodorini oppure alla mugnaia, con la farina, il merluzzo al limone, oppure il filetto di orata al forno, con le patatine e le zucchine tagliate a bastoncino.
Ovviamente è davvero difficile trovare un pesce che non abbia le spine, ma potremmo sempre sceglierne uno che ha la lisca grande al centro e che si facile da spinare. La sogliola è decisamente il pesciolino perfetto per i bambini, è gustosa, si presta a mille prepaparazioni ed è leggera e facile da pulire.
Fino a che i bambini non sono abbastanza grandi, eviterei di proporre pesce spada o salmone.
Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano - che ha indagato sulle abitudini alimentari di 1400 bambini di età compresa tra in 6 e i 10 anni - i bambini italiani mangiano davvero troppo poco pesce. L’analisi ha mostrato che i bambini, in media, non mangiano più di 1,3 porzioni di pesce a settimana: una carenza di pesce che si attesta tra il 35 e il 57 percento.
Tradotto vuol dire che i bambini italiani non assumono preziosi nutrienti contenuti nel pesce come gli acidi grassi omega-3, così importanti per la memoria e per lo sviluppo e le funzioni del cervello.
Un comportamento scorretto che spesso è frutto di un cattivo esempio dei genitori che non consumano pesce a loro volta.
I nutrizionisti della SINU (la Società Italiana di Nutrizione Umana) indicano in due o tre porzioni il valore minimo settimanale.