Dolore, febbre, mal di testa, inappetenza e suoni ovattati: si chiama otite da piscina, oppure otite esterna, il mal d’orecchio nei bimbi che colpisce 70mila ragazzi under 18 e il 3-7% della popolazione che frequenta nei mesi estivi spiagge e piscine in cui le acque possono contenere agenti patogeni. Ma cosa fare in caso di mal d'orecchio nei bimbi?
L’infiammazione del canale uditivo è causata dai batteri nel 70% dei casi e da funghi nel 30% e, come spiega Stefano Di Girolamo, responsabile dell’Unità operativa semplice di audiologia e foniatria dell'Università Tor Vergata, le otiti da batteri colpiscono soprattutto l'orecchio medio e sono più dolorose. Particolarmente a rischio i diabetici o chi ha già sofferto di infiammazioni all’orecchio.
Rimuovere la secrezione con lavaggi con l'acido borico, in alcuni casi può essere necessaria una terapia con gocce di antibiotico o di antimicotico a seconda della causa dell’otite. In ogni caso quando il bambino lamenta mal d'orecchio dobbiamo capire quale sia la sua origine: magari sta mettendo i denti oppure ha una carie che può causare dolore irradiato fino alle orecchie? Oppure è in atto una vera e propria infiammazione? Nel dubbio rivolgiamoci al pediatra che sarà fare un esame del canale uditivo e darci la cura più adatta.
Nel caso dell'otite del nuotatore dolore è ubicato all’esterno, al punto che basta toccare leggermente il padiglione auricolare per acuire la sofferenza. Per intervenire sul dolore è sufficiente somministrare paracetamolo, mentre se l’infiammazione persiste il medico (e solo lui) può prescrivere una terapia antibiotica (gocce o pomata).
Per prevenire il problema è importante asciugare con cura le orecchie dopo il bagno. L’esperto consiglia anche di fare lavaggi con soluzioni apposite per l'orecchio da fare subito dopo il bagno se si frequentano regolarmente piscine o acque di mari esotici.
Tuttavia l’otite del nuotatore colpisce soprattutto i frequentatori delle piscine perché, come spiega il pediatra Italo Farnetani, l’acqua del mare, è una sorta di naturale soluzione fisiologica e che anche se può contenere batteri l’acqua entra ed esce senza dare problemi.
L'otalgia è uno dei sintomi più comuni con cui i bambini si presentano dal pediatra o dall'otorinolaringoiatra. Anche se spesso compare in presenza di patologie a carico dell'orecchio, l'otalgia può essere causata da altri motivi, quali:
Come si cura l'otalgia?
Il trattamento più appropriato dell’otalgia dipende dalla sua natura. Sono, quindi, necessari un'anamnesi dettagliata e un esame obiettivo scrupoloso a carico non solo dell'orecchio, ma anche degli altri distretti della testa e del collo. Indipendentemente dalla terapia della singola causa, il problema otalgia va affrontato in primis con farmaci analgesici, quali paracetamolo o ibufrofene.
L'utilizzo di gocce auricolari è sconsigliato sia per la loro scarsa efficacia nel bambino più piccolo, sia perché possono rendere più difficile la visione della membrana timpanica da parte del pediatra.
Un’otite dell’orecchio medio, invece, è quella più frequente nei mesi invernali e spesso è collegata con un’infiammazione della gola. Provoca dolore molto intenso ma è localizzato internamente, e infatti se si tocca il padiglione auricolare il bambino non prova particolare dolore. Il pediatra prescriverà un antibiotico per via orale.
L'Otite media acuta è una delle più comuni infezioni batteriche in età pediatrica. E’ caratterizzata da segni e sintomi di infiammazione acuta della membrana timpanica ed è spesso associata ad un'infezione delle alte vie aeree. Il bambino può presentare irritabilità, dolore, deficit uditivo di tipo trasmissivo e, talvolta, se vi è perforazione della membrana timpanica, otorrea.
I sintomi più comuni dell'OMA possono venire chiaramente indicati quando il bambino è abbastanza grande, mentre per il bambino più piccolo, in genere sono indicativi irritabilità e pianto inconsolabile, soprattutto durante i pasti, quando il movimento di suzione può causare dolorosi cambiamenti di pressione nell'orecchio medio.
Per fare una diagnosi è necessaria la valutazione pediatrica con otoscopio pneumatico: la membrana timpanica appare opaca, iperemica, estroflessa e immobile.
I patogeni più comunemente responsabili di OMA sono: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis e Streptococcus pyogenes.
La terapia antibiotica è assolutamente necessaria nel bambino piccolo con età inferiore ai 2 anni e nel bambino con patologie croniche di base o con storia di OMA ricorrenti. Nel bambino al di sopra dei due anni e con una sintomatologia medio-lieve, si può, invece, attuare un atteggiamento di vigile attesa per circa 2 giorni al termine del quale, se vi è miglioramento, si può evitare la terapia antibiotica. Se i sintomi, invece, persistono o si aggravano, il trattamento antibiotico va somministrato anche nel bambino più grande.
L’Otite media con effusione è caratterizzata dalla presenza di fluido nell’orecchio medio e, in genere, è asintomatica. Il riscontro è spesso casuale durante i controlli pediatrici. All'esame otoscopico il pediatra riscontrerà una membrana timpanica opacata, biancastra, senza segni di infiammazione acuta. Se compare dolore importante il bambino deve essere valutato perchè potrebbe trattarsi anche di un primo segno di OMA.
Come capire se si è formato un tappo di cerume?
Il bambino sente in modo ovattato, ma può anche non provare dolore. Solo l’otorino può rimuovere il tappo di cerume.
Sentiamo spesso o leggiamo di rimedi della nonna per far passare il dolore alle orecchie: si va dalle gocce di olio d'oliva caldo a gocce consigliate dal farmacista. in realtà l'unico modo per alleviare un po' il dolore può essere una fascia riscaldata sul calorifero e posta sulla zona dolente. Il calore ha un effetto antidolorifico naturale, ma per tutto il resto il consiglio è di evitare e di rivolgervi al pediatra. Se il dolore è forte la Tachipirina è il farmaco analgesico di prima scelta da dare ai bambini, e poi sarà los pecialista a fare una visita e capire se c'è un tappo di cerume oppure un'infezione in atto.
Non utilizzate mai i bastoncini di cotone per pulire le orecchie dei bambini (e nemmeno le vostre). Il cerume che si forma nell'orecchio ha una funzione protetitva e non va tolto. Con i comuni cotton fioc non solo rischiamo di spingerlo ancora più in fondo, ma corriamo il serio pericolo di creare abrasioni e piccole ferite, che poi diventano terreno fertile per lo sviluppo di infezioni batteriche o micotiche, e potremmo anche creare lesioni al timpano. Possiamo usare i bastoncini solo nella parte esterna del padiglione auricolare, per eliminare residui di cerume.