Amicizia, solidarietà, autostima, rispetto per gli altri, ma anche naturalmente benefici fisici e per la salute: sono tutti gli effetti positivi dello sport. E i bambini dovrebbero essere invitati e invogliati a fare attività fisica regolarmente sin dai primi anni di vita.
Susanna Esposito, past presidente della SITIP, nonché Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma. È Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid), spiega che
un’attività fisica regolare in età pediatrica, anche nei soggetti affetti da Malattie Respiratorie Croniche è un’importante forma di prevenzione dell’obesità che contribuisce, attraverso un aumento del dispendio energetico, a ridurre la massa grassa e ad aumentare quella magra, ed è uno strumento fondamentale per un corretto sviluppo osseo. L’attività fisica migliora, poi, la sensibilità all’insulina, come dimostrato in giovani con diabete di tipo 2, riduce la pressione sistolica e diastolica nel caso esse siano alterate e migliora il profilo lipidico
Ma quale attività fisica è preferibile per i bambini?
Non esiste un’attività migliore in assoluto: l’importante è che sia il bambino a sceglierla,
che sia divertente, preferibilmente all’aria aperta o in un ambiente ben areato e soprattutto che sia varia e che permetta uno sviluppo armonico delle varie capacità motorie del bambino
E allora ecco qualche indicazione per scegliere l’attività fisica più adatta ad ogni fascia di età:
- bambini con meno di due anni: sono preferibili momenti di gioco attivo poco strutturato ed istruttivo da fare con i genitori, ad esempio passeggiate e giochi al parco
- bambini in età prescolare: devono dedicarsi ad attività divertenti, con poche regole e istruzioni semplici: ad esempio correre, nuotare, rotolarsi, giocare a palla;
- bambini tra i sei e i nove anni: visto che hanno migliori capacità motorie ed equilibrio possono essere avviati a sport organizzati, con poche regole e soprattutto focalizzati sul divertimento;
- bambini tra i dieci e i dodici anni: possono praticare sport più complessi con tattiche e strategie, finalizzati a sviluppare la massa muscolare;
- adolescenti: gli amici sono importanti ed è importante capire le attività di loro interesse, che siano divertenti e in compagnia di amici, per assicurare una partecipazione continuativa
I ricercatori del Dartmouth Medical School's Hood Center for Children and Families nel New Hampshire hanno pubblicato sulla rivista Pediatrics le conclusioni di uno studio: i bambini che vanno a scuola a piedi o in bicicletta e che durante l’anno scolastico sono impegnati in giochi di squadra hanno minori probabilità di diventare obesi.
Gli studiosi hanno preso in considerazione 1718 adolescenti che sono stati seguiti per sette anni (dalla scuola primaria a quella superiore). Il 29% dei ragazzi presi in esame era obeso o in sovrappeso e il 40% dei 492 adolescenti che non avevano mai giocato in uno sport di squadra è risultato essere obeso. Contro il 22% dei ragazzi che avevano fatto almeno 2 sport di squadra durante l’anno scolastico.
Inoltre dalla ricerca è emerso che i piccoli che andavano a scuola a piedi o in bicicletta almeno 3 volte alla settimana avevano minori probabilità di essere obesi.
Quali sono le Linee Guida dell'OMS e del Ministero della Salute?
Le nuove "Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione”, aggiornate sulla base delle nuove indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) “Linee guida su attività fisica, comportamento sedentario e sonno per i bambini sotto i 5 anni” del 2019 e “Linee guida su attività fisica e comportamenti sedentari” del 2020, ribadiscono 3 principi chiave:
- fare un po’ di attività fisica è meglio di niente;
- aumentare la quantità di attività fisica permette di ottenere ulteriori benefici per la salute;
- qualsiasi tipo di movimento conta.
Le indicazioni in base all'età
- Per i bambini di età inferiore a un anno, è fondamentale incoraggiare il movimento più volte al giorno attraverso attività diversificate, con particolare attenzione ai giochi interattivi “da pavimento” in un ambiente sicuro. I neonati non ancora mobili dovrebbero trascorrere almeno 30 minuti al giorno, suddivisi durante i periodi di veglia, in posizione prona (a pancia in giù). È importante evitare che i bambini siano limitati in carrozzine, seggioloni o legati al corpo di un genitore o caregiver per più di un’ora consecutiva. Per questa fascia di età, l’uso di schermi è fortemente sconsigliato. In alternativa, è preferibile coinvolgerli in attività come la lettura o il racconto di storie.
- I bambini tra 1 e 2 anni, invece, dovrebbero dedicare almeno 180 minuti al giorno ad attività fisica di qualsiasi intensità, inclusa quella moderata o vigorosa, distribuita nel corso della giornata. Anche in questo caso, non dovrebbero rimanere seduti per più di un’ora consecutiva su seggiolini, passeggini o legati al caregiver, evitando comunque periodi prolungati di sedentarietà. Per quanto riguarda il tempo trascorso davanti agli schermi, i bambini di 1 anno non dovrebbero essere esposti, mentre per quelli di 2 anni è raccomandabile non superare un’ora al giorno, preferibilmente meno.
- I bambini di 3-4 anni dovrebbero dedicare almeno 180 minuti al giorno ad attività fisica, inclusi almeno 60 minuti di attività da moderata a vigorosa. È importante limitare l’uso di schermi a meno di un’ora al giorno, preferendo attività sedentarie di qualità come letture, narrazioni, giochi creativi o puzzle, utili per lo sviluppo cognitivo e motorio.
- Per bambini e adolescenti tra i 5 e i 17 anni, è raccomandato un minimo di 60 minuti al giorno di attività fisica moderata o vigorosa, con esercizi per rafforzare muscoli e ossa almeno 3 volte a settimana. Un'attività superiore ai 60 minuti offre ulteriori benefici per la salute. L’attività fisica dovrebbe includere giochi, esercizi strutturati, sport e attività prevalentemente aerobiche.
Bibliografia e fonti