L’attività fisica fa sempre bene a grandi e piccini, ma quando si tratta proprio di questi ultimi è bene tenere in considerazione i loro interessi e soprattutto la loro età. Ecco allora qualche suggerimento su quale sport scegliere per i bambini.
A questa età la cosa più importante è invitare il bambino al gioco, lasciandolo libero di sperimentare la propria psicomotricità e il movimento. E' chiaro che a questa età che i bambini perfezionano le loro capacità motorie e dunque le attività migliori per loro sono quelle paragonabili al gioco libero. Ad esempio giocare a calcio, arrampicarsi sulle strutture dei parchi gioco, andare in bicicletta o in triciclo, senza ovviamente dimenticare soprattutto d’estate i giochi d’acqua: piscine e parchi acquatici sono uno dei divertimenti principali per i bimbi di questa età. Armando Calzolari, presidente della Commissione medicina dello sport della Società Italiana di Pediatria, ritiene che in età prescolare il bambino debba aver già acquisito una buona familiarità con l’acqua, pertanto a questa età è perfetto un corso di acquaticità per i più piccoli.
Già a tre anni possiamo iscrivere il bambino ad un corso di atletica leggera. Non dobbiamo immaginarlo già alle prese con il salto in alto o la staffetta, ma a correre, fare una corsa tra i coni, giocare con i coetanei a passarsi una staffetta e attività simili. Mio figlio, che adora lo sport e fa la scuola calcio da tre anni, ha partecipato ad un corso di atletica dai 3 ai 6 anni e questo lo ha aiutato moltissimo ad acquisire il coordinamento e le abilità nella corsa e nei movimenti. Dobbiamo vedere questo tipo di attività come un corso di preparazione a qualsiasi sport vorrà fare a partire dai 6 anni.
A 4 anni è anche l'età giusta per iniziare a fare il corso di nuoto.
E' il momento di pensare ad un'attività sportiva più strutturata e a seguire lo sport in modo serio e regolare. Seguite le inclinazioni del bambino, inutile iscriverlo in piscina se si ostina a dirvi che vorrebbe fare karate. All'inizio è tutto uno sperimentare. A questa età sono i apprezzati sicuramente tutti i giochi più 'dinamici': soprattutto il calcio, ma anche il nuoto, l’atletica leggera, il tennis e molti di loro anche le arti marziali.
Sono gli anni in cui i bambini trovano molto divertenti gli sport che prevedono di indossare un’attrezzatura particolare, ad esempio lo scherma, l’equitazione, l’arrampicata, il pattinaggio. In realtà a questa età non esiste uno sport da consigliare, bisogna piuttosto iniziare ad assecondare le personali attitudini di ciascun bambino.
I bimbi con un carattere più timido ed introverso potrebbero vivere il momento dello sport con una certa ansia. In realtà proprio lo sport permette di conoscere amichetti nuovi, ma anche di vivere momenti di sfogo e di libertà. Di certo per lui la paura di essere goffo o di non essere all'altezza potrebbe rendergli le cose sempre più difficili, per questo secondo me è bene iniziare sin da piccolissimo, magari con un corso di acquaticità insieme alla mamma, oppure con un corso di atletica leggera fatto nel campo sportivo cittadino, all'aperto, senza pareti e in un ambiente più ampio. Smettiamola di ripetergli che è timido perché alla fine se ne convincerà e vivrà questo suo lato caratteriale come un limite.
Indipendentemente dallo sport che i vostri figli sceglieranno o che voi sceglierete con loro, resta di fondamentale importanza affinché essi lo amino, il supporto dei genitori e il loro incoraggiamento. Cercate di non avere un atteggiamento troppo competitivo e di sottolineare sempre i punti di forza del bimbo invece delle debolezze.
Insegnategli ad apprezzare lo sport perché ne beneficeranno per tutta la vita.
Gli esperti spiegano che va bene qualsiasi attività purchè sia divertente, venga praticata preferibilmente all’aria aperta o in un ambiente ben areato e soprattutto che sia varia e che permetta uno sviluppo armonico delle varie capacità motorie del bambino
Dal team di pediatri dell’Ospedale Bambini Gesù di Roma, dove è attiva una struttura di Medicina dello Sport dedicata a pazienti con patologie croniche, arrivano alcuni suggerimenti per orientarci nella scelta:
Necessaria (prevista da una legge dello stato e integrata da regolamenti regionali) la certificazione medico-sportiva prima di cominciare qualsiasi attività. Quella non agonistica può essere rilasciata da un medico sportivo, dal pediatra e dal medico di base. Per quella agonistica, invece, la competenza è solo del medico sportivo e in molte Regioni i test a pagamento previsti per il rilascio della certificazione agonistica, sono esenti dal ticket fino ai 18 anni.