Nono mese di gravidanza

Il grande giorno si avvicina e l’avventura della gravidanza sta volgendo al termine. La gravidanza dura, in media, 40 settimane circa, il periodo in cui partoriscono otto donne su 10. Vediamo cosa accade nel nono mese di gravidanza.

Il bambino nel nono mese di gravidanza

Al termine della gravidanza il bambino completa lo sviluppo dei polmoni e può avere un peso variabile tra i due chili e mezzo e i 3 chili e mezzo. Ed è lungo circa 50 cm. Lo spazio a sua disposizione all’interno dell’utero è estremamente ridotto e comincia a stare davvero stretto.

I controlli medici di questo periodo sono importantissimi. Il più importante è la cardiotocografia detta anche monitoraggio.

La mamma viene fatta stendere sul lettino e sulla pancia vengono applicati due rilevatori collegati al monitor fetale: il sistema registra la frequenza del battito cardiaco del bambino al minuto e rileva anche l’eventuale presenza di contrazioni uterine.

Il numero di pulsazioni cardiache del feto deve aggirarsi tra i 120 e i 160 battiti al minuto. E' importante che durante l’esame il bambino sia sveglio e compia dei movimenti perchè solo così il monitor riuscirà a registrare la frequenza cardiaca giusta. Quando il piccolo dorme o è in una fase di sofferenza fetale, infatti, il battito cardiaco è stabile e costante.

Per questo l’esame può durare anche 40 minuti in attesa che il bambino si svegli. Al termine dell’esame l’ostetrica o il medico leggeranno il risultato dell’esame che verrà stampato su un foglio simile a quello di un elettrocardiogramma.

Accanto alla cardiotocografia il medico può ritenere opportuno effettuare un’ecografia di controllo per valutare lo stato di salute del feto e la sua posizione.

Un'ecografia in questo periodo, infatti, permette anche di capire se la quantità di liquido amniotico è ancora nella norma e se la qualità della placenta è ancora buona. E' il momento di fare bene i conti perchè man mano che si allunga la data presunta del parto c'è il rischio che la placenta invecchi e che non riesca più a svolgere le sue funzioni.

Nono mese di gravidanza, i sintomi del parto

Durante le ultime settimane di gravidanza è facile sentire dei dolori al basso ventre, simili a quelli delle mestruazioni, e delle contrazioni. Se il termine è ancora lontano possono essere contrazioni di Braxton Hicks, cioè preparatorie al travaglio vero e proprio. E' bene prestare attenzione, invece, a contrazioni dolorose e sempre più regolari e frequenti, cioè che si presentano ogni 2/3 minuti e durano da 50 a 70 secondi.

Se il termine è scaduto

Una gravidanza fisiologica si conclude tra la 37sima e la 42sima settimana. Se si superano le 42 settimane è importante cominciare a valutare la possibilità di un parto indotto perchè il liquido amniotico comincia a ridursi e la placenta ad invecchiare determinando possibili complicazioni al bambino.

Nel caso di una gravidanza a termine il medico può decidere di effettuare un’amnioscopia per valutare la presenza e il colore del liquido amniotico: un liquido di colore scuro è indice di cattiva ossigenazione fetale.

L'amnioscopia è un esame indolore e poco invasivo che si esegue introducendo nella vagina un tubicino da cui parte un fascio di luce che illuminando il sacco gestazionale consente di valutare il colore del liquido amniotico.

Come avviene il parto indotto?

In una prima fase si può optare per l’utilizzo di un gel con prostaglandine che agisce sul collo dell’utero stimolando le contrazioni.

Se ciò non dovesse rivelarsi efficace si procede con l’amnioressi, con la rottura del sacco amniotico, e con iniezioni di ossitocina per stimolare le contrazioni.

In ogni caso, in qualsiasi modo il vostro bambino verrà al mondo, tutto il dolore e le preoccupazioni che avete provato spariranno la prima volta che lo terrete tra le braccia!

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