A nessuna donna è permesso partorire senza dolore, purtroppo, nemmeno a quelle che hanno fatto un parto cesareo. E molte si domandano come sarà il post cesareo, quanto dolore si sentirà, se si riuscirà ad allattare. Mille dubbi sorgono alla mente e spesso non si trovano risposte univoche, il che è normale perché ogni donna è diversa.
Se fino al momento della nascita è stato tutto semplice, il difficile può venire dopo. Inutile negare che le prime ore dopo il parto possono essere molto dolorose e che a questi possono aggiungersi la difficoltà all’allattamento, la stanchezza e lo stress per tutte le emozioni legate a un evento così memorabile e il via vai di familiari e amici.
Insomma le prime ore dopo il parto vanno affrontate con serenità e un po’ di training autogeno!
Adesso, dopo queste doverose premesse ed indicazioni generali vi dico come sono stati i miei due post cesarei. Con il mio primogenito me la sono presa proprio comoda, potevo restare in clinica fino a cinque giorni e me li sono presi proprio tutti. Non riuscivo a sopportare il dolore, avevo la sensazione che tutto si strappasse, mi sentivo venir meno se solo provavo ad alzarmi e alla fine ci ho messo due giorni per riuscire a sedermi in poltrona e praticamente 4 per alzarmi e camminare.
Con il secondogenito è stato esattamente l'opposto. Sarà che ero mossa dalla volontà di andarmene prima possibile e tornare a casa dal mio bimbo che mi aspettava con il suo fratellino, sarà che già sapevo a cosa andavo incontro ed ero cosciente che in fondo anche se il dolore era lancinante era solo l'inizio e non si sarebbe strappato proprio niente. Insomma, mi sono alzata il giorno dopo, sono stata seduta in poltrona abbastanza tranquillamente, ho camminato e dopo due giorni ero fuori. E siccome era estate piena ed eravamo al mare la sera delle dimissioni ho anche fatto una breve passeggiata in riva al mare con il mio piccolo e il suo papà.
Cosa c'è stato di diverso? Assolutamente niente, oppure tutto. Ero diversa io, la mia predisposizione d'animo, la mia forza di volontà e ovviamente la conoscenza di ciò che stava succedendo. Quindi se posso consigliarvi cosa fare vi dico di alzarvi, fare uno sforzo, soffrire e tenere il dolore dei primi momenti perché poi vi sentirete sempre meglio, invece rimanendo a letto vi sembrerà di sentire sempre lo stesso dolore e di non potervi alzare mai.
Infine ecco qualche curiosità e risposta alle più comuni domande sul dopo cesareo.
Quando potrò avere di nuovo rapporti sessuali? Ebbene bisognerà aspettare che vengano tolti i punti e qualche medico consiglia di aspettare un mese circa, o almeno la fine delle perdite post parto.
La pancia resta molliccia e un po' cadente per qualche mese, ma è un fenomeno normale che si verifica anche dopo un parto naturale. Con il tempo si assesta e diciamo che nel giro di un anno dovreste poter tornare alla taglia e alle misure che avevate prima della gravidanza.
Anche qui, in realtà è consigliabile riposare ed evitare di alzare pesi per non compromettere la stabilità della ferita e il processo di guarigione, ma naturalmente se parliamo di sollevare vostro figlio di tre anni che vuole stare in braccio alla sua mamma che gli ha appena dato un fratellino, come si può dire di no?
La cicatrice del taglio cesareo viene a posizionarsi sul basso ventre quindi verrà coperta da un normale slip e dalla peluria. All'inizio è rossa e un po' gonfia, fa male e i punti tirano dando parecchio fastidio. Diciamo che quando finalmente toglierete i punti sentirete un gran senso di liberazione e avrete la sensazione netta di potervi muovere con maggiore naturalezza. Per qualche mese, ma anche per anni, la cicatrice potrà essere insensibile, come anestetizzata, ma con il tempo si stabilizzerà. Cosa fare se la ferita del taglio cesareo è gonfia? All'inizio è normale che lo sia, e il ginecologo la monitorerà attentamente durante le visite post parto e anche prima di togliere i punti. Se dovesse esserci un gonfiore anomalo potrà aspirare con un ago un po' di liquido per capire se non si sia formato del pus all'interno della ferita, il che indicherebbe un'infezione in atto.