Il vostro bimbo è rimasto rapito dalla magia del circo? Prova a rifare in casa a modo suo gli esercizi di giocoleria che lo hanno così entusiasmato?
Perché non assecondare questa sua passione?
Le arti circensi - giocoleria, clown, danza, acrobatica, teatro - possono essere praticate sin dai 5 anni (circomotricità) e contribuiscono a sviluppare nel bambino la sua creatività e la sua capacità di socializzazione perché si lavora sulla concentrazione, sull’equilibrio e sulla collaborazione.
Il principio educativo-motorio che è alla base degli insegnamenti delle Scuole di Piccolo Circo, infatti, si fonda sull’assunto che il comportamento motorio è il principale strumento di espressione della sfera cognitiva e affettiva dell’essere umano. Affrontare, dunque, un esercizio di giocoleria per un bimbo vorrà dire anche imparare ad affrontare nuovi problemi e nuove conoscenze (la giocomotricità si può intraprendere già dai 3 anni).
Del resto i progetti di circo per bambini e ragazzi in Italia sono una realtà ormai sempre più diffusa e lo sanno bene i soci fondatori di Giocolieri e Dintorni, associazione italiana nata nel 2002 che si preoccupa di formare gli operatori del settore e di coordinare le attività del territorio italiano.
Un coordinamento di cui si sente la necessità. Se, infatti, alla fine degli anni ’90 esistevano solo le realtà altoatesine di Animativa e di Circomix (grazie alle prime intuizioni di Joseph Marmsoler, Sigrid Federspiel, Camilla Peluso e Marco Bizzozzero che portarono il circo nelle scuole) e la Scuola di Piccolo Circo di Milano, gli ultimi dati certi - relativi al biennio 2006/2007 - raccontano di 30mila bambini e ragazzi impegnati nelle arti circensi ma mostrano anche una diffusione in Italia a macchia di leopardo. Se al Sud l’impegno di Giocolieri e Dintorni è assolutamente necessario per far emergere le realtà presenti; al Centro Nord, invece, sono molte le scuole di piccolo circo del tutto autonome in fatto di promozione e capacità organizzative.
Ed è anche per questo che l’associazione sta insistendo per la creazione di una Federazione “ad hoc” che riunisca tutte le forze presenti, che faccia tesoro dei risultati raggiunti e ne faccia linfa per nuove attività e che sia, soprattutto, in grado di lavorare con le Federazioni Nazionali di Scuole di Circo per Bambini e Ragazzi esistenti all’estero e con la EYCO, una struttura europea che raccoglie le scuole di 9 Paesi dell’Unione per un totale di circa mezzo milione di praticanti.
Non è un caso, del resto, che la prima Scuola europea di Circo per Bambini e Ragazzi sia nata nel 1949 in Olanda - Circus Elleboog - per aiutare tutti quei bambini a cui la guerra aveva tolto la possibilità di fare sport e socializzare. Ma ancor prima negli anni '20 Padre Flanagan, un prete americano del Nebraska, aveva fondato la Scuola di Circo per Bambini e Ragazzi principalmente per promuovere lo spirito di socialità nei bambini.
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