Per i genitori dei bimbi che soffrono di allergie alimentari, la mensa scolastica è spesso fonte di preoccupazione. Sebbene le scuole siano predisposte per offrire ai piccoli cibi per loro sicuri, uno studio dell'Accademia europea di allergia e immunologia clinica (Eaaci) ha evidenziato che un terzo dei ricoveri dovuti a cause relative alle intolleranze alimentari viene registrato proprio durante l’orario scolastico.
E’ per questo motivo l’Eaaci sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione su come evitare il problema e soprattutto come affrontare l’emergenza di uno shock da intolleranza alimentare.
Come spiegato dal presidente EAACI, Cezmi Akdis presto verrà prodotto un documento che sintetizza gli standard con i requisiti minimi di sicurezza che dovranno avere tutte le scuole.
Tra le priorità da tenere in considerazione c’è la garanzia di ‘standard minimi internazionali per i bambini allergici a scuola'; si tratta cioè di stabilire quali sono i cibi e i relativi requisiti di base per la sicurezza dei piccoli pazienti.
La campagna si sta muovendo anche per quel che riguarda le etichette degli alimenti. Il “può contenere tracce di...” a cui siamo abituati non è sufficiente a far comprendere il livello di rischio che una persona allergica corre quando mangia un tale alimento e inoltre queste segnalazioni vengono apportate sulle confezioni a totale discrezione dei produttore che spesso non segue i giusti criteri che definiscono il livello di contaminazione e il relativo rischio di allergia.
Altro punto fondamentale della campagna Eaaci, insegnare come effettuare gli interventi salvavita in caso di choc grave e diffondere l’uso della penna adrenalinica soprattutto quando si tratta di bambini in età scolare.
In tutta Europa le allergie alimentari rappresentano la prima causa di anafilassi nei bambini fino a 14 anni. Tra i cibi a rischio di allergia nei bimbi più comuni ci sono le uova, il latte di mucca e le noccioline. Gli adulti invece sono maggiormente allergici a frutta secca e alcuni tipi di verdure.
C’è da sottolineare che Il Ministero della Salute ha recentemente redatto un documento dove sono indicate chiaramente le linee guida per la gestione del bambino allergico a scuola.
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