La ristorazione è uno strumento di educazione alimentare: nei bambini per adottare fin dall'infanzia sane abitudini alimentari volte a contrastare sovrappeso e obesità, negli ospedali e nelle strutture assistenziali per contrastare la malnutrizione in eccesso ed in difetto. E' questa la premessa con la quale i Ministeri e le Asl introducono la mensa scolastica. Un servizio di cui usufruiscono milioni di bambini in tutta Italia (compresi i miei!).
Linee guida refezione scolastica
Il Ministero della Salute ha emanato le Linee guida per la ristorazione scolastica, indicazioni redatte da un pool di esperti. L’obiettivo cardine del documento è quello di utilizzare la ristorazione scolastica come strumento per promuovere la salute e un corretto stile di vita e di combattere la sempre più dilagante obesità infantile.
Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione nonché uno dei firmatari delle nuove Linee Guida, ricorda che in Italia un bambino su tre è obeso o in sovrappeso.
La refezione non è solo un servizio che prevede la somministrazione di pasti, ma svolge anche una funzione educativa: serve a far conoscere le corrette abitudini alimentari ai bambini e, attraverso di loro, anche alle famiglie
precisa Silvio Borrello, responsabile della Direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero.
Le Linee Guida danno precise indicazioni sugli alimenti e sui valori nutrizionali in modo tale che tutte le Regioni possano tener conto di questi elementi in fase di assegnazione delle gare di appalto per la ristorazione scolastica in modo da migliorare l’aspetto nutrizionale dei menù proposti.
Come deve essere la refezione scolastica
- Innanzitutto i valori nutrizionali: in accordo con i Lam, i Livelli di assunzione raccomandati per l'energia e i nutrienti, i menu devono fornire la giusta quantità di nutrienti (carboidrati, grassi, proteine, fibre) in modo da garantire energia da spendere per lo studio, lo sport, il gioco.
- Le porzioni devono essere quelle giuste. No alle porzioni al piatto, sì ad appositi utensili che assicurano la presa della giusta quantità di alimenti, calcolata in base all’età degli allievi.
- Si può mangiare tutto: il panino al cioccolato come merenda va benissimo purché sia piccolo.
- No ai bis di rigatoni: una regola che vale anche a casa. I bambini devono mangiare ogni giorno un piatto di pasta (o di mais, orzo o riso), ma i bis sono sconsigliati perché si rischia di saltare il secondo piatto.
- Variare con le proteine è importante: nei menu scolastici verranno fornite a rotazione con legumi, pesce e carne, uova, formaggio e i salumi verranno dati solo due volte al mese.
- Una volta a settimana sì al piatto unico: pizza o lasagna accompagnata da frutta e verdura.
- Frutta e verdura in quantità: per convincere i bambini a mangiarle più volentieri si deve evitare la monotonia e puntare sulla curiosità. Inoltre a scuola dovrebbero essere proposti alimenti e pietanze che a casa generalmente non vengono mangiati. L’obiettivo della refezione scolastica, infatti, è anche quello di abituare i bambini a mangiare cose nuove e a sperimentare con curiosità nuove pietanze.
Sì ai piatti locali: i bambini siciliani si ritroveranno nel piatto gli 'spaghetti alla Norma', quelli milanesi la 'polenta' e così via...
Come organizzarsi con i menu a casa e quelli a scuola
Gli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano forniscono qualche consiglio:
- leggere ogni giorno il menu scolastico così da poter organizzare un menu settimanale casalingo complementare,
- informarsi su cosa abbia mangiato a scuola, tampando il menu mensile disponibile sul sito del Comune, oppure leggendo fuori dall’aula il foglio dove le maestre scrivono generalmente cosa ha mangiato ogni singolo bambino,
- assicurarsi che il bambino mangi pesce almeno due o tre sere a settimana e utilizzarlo anche come condimento per la pasta,
- mai abbassare la guardia sulla prima colazione che deve fornire energie spendibili per tutta la mattinata: latte e carboidrati compongono la colazione ideale,
- la sera prediligere un piatto unico: pasta con legumi, un passato di verdure, creme di legumi,
- evitare fritture e preferire la cottura al forno o al vapore. Proporre carne magra due volte alla settimana,
- non dimenticare la verdura che va proposta tutti i giorni, anche sottoforma di frullati, passati, sugo per la pasta o come contorno accanto al secondo piatto,
- consumare almeno tre porzioni di frutta fresca, cotta o frullata,
- limitare il consumo di snack, succhi di frutta, bevande zuccherate e proporre merende più sane come yogurt, pane e marmellata, frutta o gelato alla frutta.
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.