La simbologia legata al Natale è davvero ricca ed insieme all’albero e al presepe un ruolo importante appartiene alla Corona dell’Avvento, che come il presepe e molto più dell’albero, nasce come simbolo pagano, ma velocemente viene adottato dalla cristianità, come simbolo dello scorrere del tempo e annuncia l’arrivo del Natale.
Le motivazioni religiose sono date dal fatto che la luce delle candele presenti sulla Corona, rappresenta la figura di Gesù che illumina le tenebre combattendo il male. Secondo la tradizione le candele andrebbero accese dal più piccolo di casa in ogni occasione di preghiera, di arrivo di ospiti o semplicemente quando la famiglia è riunita.
Utilizzata molto spesso come centrotavola per decorare la tavola natalizia, la Corona dell’Avvento è ricca di elementi narrativi:
La forma è circolare e deve esserlo per rappresentare l’anello, simbolo dell’eternità, della fedeltà e di unità. E’ inoltre proprio la forma circolare che le conferisce il nome di Corona, simbolo per eccellenza di regalità e vittoria.
I rami provengono da conifere sempre verdi, che sottolineano il concetto di eternità e simboleggiano l’inverno. Ricordano, inoltre, l’alloro che tipicamente decora il capo dei Re e che fa riferimento all’entrata di Gesù a Gerusalemme.
Le candele che compongono la Corona devono essere quattro, ciascuna delle quali ha un nome e rappresenta una delle quattro domeniche dell’Avvento attraverso un significato ben preciso:
In alcune versioni le candele sono cinque: la quinta candela, posta al centro della composizione, è quella che si accende durante la notte di Natale e rappresenta Gesù, la luce.
Di solito la Corona dell’Avvento viene decorata con nastri rossi o viola: