come proteggere la vista dei bambini

Come proteggere la vista dei bambini

16/05/2018

L’OMS ricorda che nel mondo ci sono 246 milioni di ipovedenti e 39 milioni di ciechi (1,5 milioni dei quali sono bambini) e che nell’80% dei casi la disabilità visiva si può prevenire. E’ quindi importante sensibilizzare i genitori affinché la vista venga tenuta sotto controllo sin da bambini perché una diagnosi precoce può salvare la vista. Ecco qualche consiglio su come proteggere la vista dei bambini forniti da Angelo Milazzo, del Direttivo Regionale della Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

  • Tenere sotto controllo il bambino: chiedergli se vede peggio da un occhio rispetto a un altro; verificare se strizza le palpebre o assume posture anomale durante la lettura; chiedete se ha mal di testa frequenti o se ha frequentemente le palpebre e le ciglia ricoperte di secrezione.
  • Limitare l’uso della televisione e di videogiochi e tenere la tv a una distanza di un metro e mezzo.
  • Controllare che il bambino non giochi con oggetti piccoli, appuntiti o liquidi potenzialmente pericolosi.
  • Sottoporre il bambino alla visita oculistica dei tre anni e comunque prima che inizi a frequentare le scuole primarie.
  • In estate particolare attenzione alla salute degli occhi: far indossare al bambino gli occhiali da sole perché proteggono dai raggi ultravioletti che sono la prima causa di danno alla vista; proteggere la pelle delle palpebre con protezioni solari; assicurarsi che il piccolo beva adeguatamente perché la disidratazione può causare problemi alla vista e aumentare il consumo di frutta, verdura e pesce azzurro.
  • Favorire il gioco all’aperto in quanto riduce la possibilità di rendere l'occhio miope.
  • Attenzione alle punture di insetti a livello della congiuntiva perché possono provocare cheratiti.
  • Portare in vacanza colliri e presidi per l’igiene oculare.

Visita oculistica ai bambini

Quando eseguire le prime visite oculistiche? Appena nato il bambino viene sottoposto a un primo controllo finalizzato a ricercare il riflesso rosso, una spia dello stato di salute del fondo dell’occhio; tra i 6 e i 9 mesi viene ripetuto il controllo e poi dai 9 mesi fino all’adolescenza è importante eseguire controlli regolari per valutare lo stato di salute degli occhi e l’insorgenza di eventuali disturbi come la miopia o l’ambliopia (occhio pigro).

Secondo le Linee Guida tutti i bambini dovrebbero sottoporsi ad un controllo oculistico tra i 3 e di 6 anni: gli esperti invitano i genitori a far fare un controllo annuo a partire dai 36 mesi e fino ai sei anni, prima che inizi la scuola primaria.

I pediatri dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma consigliano un controllo dall’oculista ogni anno a partire dal compimento del primo anno di vita, in assenza di particolari disturbi.

La diagnosi precoce di un problema oculistico migliora la prognosi e rende più efficace la riabilitazione visiva. Uno strabismo (occhio deviato) può essere segno di patologie gravissime (tumore retinico, patologie neurologiche), ma molto più frequentemente essere espressione di un deficit visivo. La sua precoce correzione sicuramente favorisce il trattamento, spesso scongiurando un intervento chirurgico

spiegano gli esperti.

Inoltre Paidòss e della SIMPE (Società Italiana di Medici Pediatri) consigliano di fare una visita dall'oculista in presenza di questi elementi:

  • Occhi troppo grandi o troppo piccoli, una palpebra abbassata rispetto all'altra, l'iride irregolare nella forma o nel colore, scosse irregolari (nistagmo), fastidio alla luce, occhi arrossati o che vengono strofinati spesso.
  • Se gli occhi del bambino non sembrano allineati, in asse o se un occhio è storto (strabismo)
  • Il bambino strizza le palpebre per vedere meglio da lontano oppure ha palpebre e ciglia spesso ricoperte di secrezione
  • Se c'è un precedente in famiglia di strabismo o maculopatie

Problemi alla vista nei bambini, i campanelli d'allarme

Ecco quali sono i campanelli d'allarme che non bisogna sottovalutare:

  • quando studia il bambino ha sempre la testa reclinata da un lato oppure si avvicina troppo al libro
  • strizza le palpebre e ha occhi spesso arrossati
  • la luce gli da fastidio e dalle foto è rilevabile un riflesso bianco intorno all'occhio

Il bambino ipovedente

Generalmente si indica come ipovedente un soggetto che non soffre di cecità completa ma che ha gravi problemi di vista. Secondo le stime in Italia un milione di persone è ipovedente, per la maggior parte si tratta di persone anziane che sono andate incontro, con il passare degli anni, a un peggioramento sostanziale della vista.

Le patologie degli occhi sono numerose e possono causare ipovisione nei bambini. Nei Paesi industrializzati le patologie della vista hanno un’incidenza dello 0.3 per mille; si tratta soprattutto di patologie retiniche, patologie corneali, cataratta, glaucoma, patologie globali del bulbo oculare, traumi.

Miopia nei bambini

Secondo l’Agenzia Internazionale di Prevenzione alla Cecità, la miopia è il difetto della vista più diffuso al mondo e si calcola che, in Italia, interessi il 25% della popolazione. Si manifesta in età scolare, cresce con gli anni dell’adolescenza e poi si stabilizza intorno ai 20-25 anni.

La miopia si cura innanzitutto con gli occhiali da vista: le lenti concave negative riportano il punto di fuoco sulla retina. Lo spessore delle lenti dipende dalle diottrie.

Secondo recenti studi l'uso massiccio di tablet e smartphone e il ridotto numero di ore trascorse all'aria aperta ha contirbuito ad aumentare l'incidenza della miopia nella poolazione pediatrica.

Quali consigli dare per cercare di prevenire il più possibile questo disturbo? Ecco quattro punti elencati da ​Paolo Montanari, oculista del Centro Medico Santagostino​:

  • stare ad almeno 30 centimetri dal foglio o dallo schermo
  • fare delle pause quando si usa la vista da vicino
  • se si devono passare ore sui libri per studiare, bisogna evitare di passare altrettanto tempo “incollati” ad uno smartphone o ad un tablet
  • trascorrere regolarmente 1-2 ore al giorno all’aperto

Astigmatismo nei bambini

Dolore ai bulbi oculari e sull'arcata cigliare, cefalea, bruciore agli occhi, lacrimazione eccessiva: sono i sintomi più comuni dell’astigmatismo, ma forme più lievi possono anche essere asintomatiche o causare difficoltà legate al tentativo di messa a fuoco per ottenere un’immagine nitida.

Occhio pigro nei bambini

Per curare l’ambliopia, più comunemente detta “sindrome dell’occhio pigro”, nei bambini fino a 5 anni si usa coprire l’occhio sano con una benda e costringere, così, quello pigro a lavorare alacremente.

Secondo Paolo Capozzi, responsabile di chirurgia e attività ambulatoriale all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, un primo controllo alla nascita, ripetuto poi entro il primo anno di vita è utile non solo per verificare lo stato di salute della vista ma anche per intervenire tempestivamente in caso di occhio pigro.

Strabismo nei bambini

Il bambino ha un occhio strabico? La causa dello strabismo è ancora sconosciuta anche se è innegabile una componente ereditaria. Se si interviene in tempo lo strabismo si può curare con una serie di trattamenti. Generalmente lo strabismo si presenta entro il 4 anno di vita, più raramente dopo i 6 anni. E se ciò accade è bene contattare subito il medico ed eventualmente anche un neurologo per escludere patologie che possano essere responsabili dello strabismo improvviso.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.